1. Lucrezia


    Data: 24/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... troietta� - aveva sussurrato lui strizzandole le tette fino quasi a farle male:�Fammi sborrare, perché &egrave da troppo tempo che aspetto�.La voce era affannata e roca, lei però non era abituata a quel linguaggio mediocre e popolare, in quanto in un�altra occasione si sarebbe indignata, però adesso le andava bene così, dal momento che non voleva nulla di diverso, muoveva frenetica in alto e in basso la mano serrata su quella verga pulsante che le sembrava non cessasse mai di crescere tra le dita. Poi finalmente lui aveva avuto uno spasmo, aveva serrato ancor più le dita sulle sue tette facendola quasi gridare per il dolore e spingendosi verso l�alto quasi come se volesse raggiungere il viso con la punta del membro le aveva bisbigliato all�orecchio:�Sì, dai brava, così che godo, sì, ecco sborro, prendi�.Nell�acqua limpida si erano staccate dalla cappella due grandi bolle di sperma, poiché si erano sfilacciate mentre ondeggiavano venendo a galla. Soltanto in quel momento Lucrezia si era resa conto di ciò che aveva fatto:�Mio Dio, se m�ha visto qualcuno� - era stato il suo primo angoscioso e tormentoso pensiero, mentre aggiustandosi il reggiseno sulle tette doloranti con un guizzo era sgusciata via da lui, giacché annaspando più che poteva si era allontanata velocemente ritornando verso la riva. Adesso era fuori pericolo.Le era stato sufficiente ritrovare la sua posizione sicura sullo sdraio accanto al marito, per bestemmiare e per maledire la sua scelta d�un attimo prima. ...
    ... Perché sono scappata anche questa volta? Quella domanda era comprensibilmente rimasta senza risposta. Erano ormai due giorni che in sostanza non aspettava altro che lui arrivasse per metterle le mani addosso, per stringerla tra quelle braccia poderose e nel momento in cui protetti dalla complicità dell�acqua alta, lui era arrivato addirittura a prenderle tra le dita i capezzoli, lei incredibilmente non aveva trovato niente di meglio che masturbarlo per poi scappare. Che stupida era stata, non poteva aspettare un attimo e attendere che lui avendo incominciato il gioco, si premurasse di far godere un poco anche lei. Con queste convulsioni mentali era andata avanti a lungo maledicendosi in ogni istante, ma senza essere capace di trovare il modo adatto per rimediare. Alla sera la sua confusione mentale era persino peggiorata, giacché Lucrezia non aveva trovato nulla di meglio che restarsene seduta in una gelateria accanto al marito, che probabilmente non desiderava altro che liberarsi della sua presenza, per abbordare qualche tedesca disponibile e il bel moro di sicuro la stava aspettando in agguato in albergo.Lei era rientrata appesa al braccio del coniuge, visibilmente contrariato, incapace di giustificare anche verso se stessa quel comportamento indubbiamente assurdo. E� più forte di me, era l�unico pensiero coerente che riusciva a formulare, mentre percorreva a occhi bassi gli ultimi metri che la separavano dalla sua camera. Con la coda dell�occhio aveva intravisto Marco seduto ...
«12...131415...19»