1. Lucrezia


    Data: 24/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sullo sgabello del bar che la seguiva con lo sguardo, evidentemente lui era rimasto lì tutta la sera ad aspettarla. Si era spogliata e infilata velocemente nel letto. Il marito dopo qualche timido tentativo di ripetere la prodezza della sera prima, subito frustrato da lei con un secco rifiuto motivato dal solito illusorio e inesistente mal di testa, si era voltato sul fianco e aveva ben presto cominciato a russare. Lei era rimasta immobile, attenta per non risvegliarlo senza riuscire a prendere sonno, delusa e frustrata da se stessa, incapace di trovare una giustificazione e ancor meno un rimedio al suo capriccioso, ma incontrollabile e ostinato comportamento. Le mani le erano quindi scivolavate inarrestabili a sfiorarsi i capezzoli eretti e verso la peluria umida e riccia del pube. Lei cercava di levarle da lì, ma non appena il pensiero ritornava nei confronti di Marco con quelle spalle robuste e al suo sesso che aveva stretto tra le mani, quelle ripartivano incontrollabili quasi fossero animate da una volontà propria in evidente contrasto con la sua. Lei era arrivata addirittura a infilarsi due dita unite, prima delicatamente inumidite con la lingua tra le labbra calde del proprio sesso, mentre con il pollice si solleticava il clitoride eretto avvertendo un�ondata di piacere che era riuscita a placare soltanto digrignando i denti, serrando le gambe, bloccare ogni movimento e ritraendo prontamente la mano, infine lentamente era riuscita a scivolare nel sonno.La stanza al ...
    ... momento &egrave in penombra, Lucrezia non riesce a distinguerne i contorni anche se le appare vagamente domestico e per un istante le sembra addirittura che si tratti della sua camera da letto in città. E� soltanto molto più grande, il letto &egrave un piazzale, il doppio di quello in cui &egrave solita dormire ricoperto da un lenzuolo rosa arricciato sui bordi, di quelli che si vedono solo nei film americani degli anni sessanta. Lei indossa una camicia da notte diversa da quella di cotone, soffice e vaporosa come una nuvola del medesimo colore rosa delle lenzuola, che lei non si &egrave mai comprata. Lei di sotto &egrave completamente nuda, inconsueto per lei, in quanto freddolosa come poche, dato che &egrave abituata a dormire con la maglietta e gli slip anche in estate quando si soffoca per il caldo, eppure adesso si sente perfettamente a proprio agio, adagiata su quel cumulo di grossi cuscini appoggiati alla testata imbottita di velluto di quel mastodontico letto. Saranno almeno quattro piazze come usano in America, sorprendendosi e pensando in maniera divertita. Chi mai potrebbe dormire qui dentro? Ben presto s�accorge di non essere per nulla imbarazzata nell�occupare quel posto che certamente non le appartiene. Adesso sembra come una regina adagiata sul trono, di fronte a lei sulla parete c�&egrave un gigantesco specchio che le rimanda la sua immagine. Sarà la penombra o forse un alone d�irrealtà che le aleggia intorno, tuttavia si vede bellissima molto più di quanto non ...
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