Picnic
Data: 22/05/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu
... avvicinai e dall�abbigliamento capì che si trattava di Elisabetta. Decisi di cambiare strada, volevo evitare di trovarmi al cospetto di mia nipote mentre stava soddisfacendo i propri bisogni. Sarebbe stato una situazione imbarazzante per entrambi.Girai i tacchi per allontanarmi da quel posto. Feci alcuni passi e mi fermai subito. La mente si era messa in moto da sola. L�idea di vedere le parti intime di Elisabetta si era impadronita della mia volontà. Un�occasione che non sarebbe capitata facilmente. Quindi mi colse un desiderio morboso di spiarla, di vedere le sue parti intime, il suo culo borioso.Tremavo come un fuscello in piena tempesta. La voglia di guardarla si era impossessata dei miei sensi, così, come un maniaco, mi abbassai tra i cespugli e, tenendomi defilato nella vegetazione, cercai di avvicinarmi il più possibile a lei, in silenzio, per avere una visuale completa. Riuscì ad arrivare così vicino che potevo toccarla, tra me e lei c�era solo una siepe che ci divideva, un metro e mezzo circa, lei era appoggiata ad un tronco di albero.Non stava facendo i suoi bisogni, ma aveva la gonna di jeans tirata oltre i fianchi e le mutandine abbassate a meta coscia. Mi dava la schiena. Vedevo perfettamente Il suo bellissimo culo, le natiche candide come neve, che dividevano uno scoscio superbo, da cui si intravedevano le labbra della figa pelosa. Quella visione sensuale mi aggredì in tutta la sua forza prorompente. Il mio cazzo ebbe un moto impetuoso. S�irrigidì oltre ...
... misura, palpitando come un cavallo furioso e desideroso di sfogare tutta la sua forza erotica in quella nicchia di piacere.Mi sbottonai frenetico la patta, tirai fuori il cazzo, liberandolo dall�immane sofferenza che le provocava l�angusto spazio delle mutande, ed iniziai a far scivolare la mano lungo l�asta facendo scorrere la pelle sulla massa carnosa. Era un piacere darmi soddisfazione mentre osservavo con libidine il meraviglioso culo di Elisabetta. Man mano che incalzavo il mio cazzo, cominciai a notare qualcosa di strano. Elisabetta se ne stava in piedi, con un braccio appoggiato al tronco e l�altro che si perdeva davanti. Da un esame attento capì che la sua mano si stava muovendo nelle sue parti intime.Fui scosso da un brivido alla spina dorsale quando capì che Elisabetta si stava sgrillettando la figa ed era in pieno delirio dei sensi. Un'altra curiosità attirò la mia attenzione. Il suo sguardo era fisso in una direzione, sembrava incantata a fissare, come se stesse scrutando qualcosa che le aveva suscitato quello slancio passionale, talmente incontenibile da indurla a sditalinarsi la figa senza alcun ritegno.Dovevo capire. Così con il cazzo duro, che oscenamente spiccava dalla patta dei pantaloni, mi mossi verso sinistra, per cercare il motivo che aveva indotto Elisabetta a quella pratica sessuale fai da te.Dopo aver percorso un tratto a semicerchio, tenendomi nascosto tra la fitta vegetazione, arrivai ad un punto da cui potevo finalmente intravedere l�oggetto che aveva ...