1. Neppure uno è come te


    Data: 26/05/2020, Categorie: Trans Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... gl�interessa proseguire, visto che si sente sondato e spogliato nell�anima e nella psiche:�E� sicuro che non le interessi? Andiamo professore�.Lui adesso protesta manifestamente, si nota che &egrave a disagio, però leggermente incollerito annuncia:�Che cosa ti salta in mente, che cos�hai in testa? Guarda che ti pianto qua in asso e me ne vado su due piedi, ma roba da matti� - sbotta lui stizzito, peraltro colto sul vivo per l�argomento affrontato.�Va bene, lasciamo stare� - rispondo io, cercando di diminuire l�attrito e il disaccordo iniziale provocato dalla mia domanda.Io mi raggomitolo, eppure la lacrima che scende dall�occhio sprofondato verso il basso verso la mia caviglia scoperta e il piedino che calza le infradito di color pastello arancione, in fondo &egrave lealmente sincera. Adesso lui si &egrave calmato, sento che il suo sguardo accigliato e burbero s�intenerisce, mi sta osservando e non so se guardi precisamente il mio visetto dalla pelle liscia o il cerchietto che raccoglie i capelli all�indietro, quella canottiera rigorosamente bianca sotto cui si stagliano le mie piccole ma evidenti boccette. Le braccia lisce e abbronzate, i pantaloni a metà polpaccio di colore blu con le costine celesti che fanno tanto d�estate, perduta tra i libri e i mille pensieri tristi che immancabilmente m�assalgono nella mia insolubile e inspiegabile solitudine, che io riempio peraltro vanamente di uomini e di sesso.�Lei non ce l�ha con me. Non più, vero?�.Lui non risponde, aggira però ...
    ... la domanda che io gli ho posto con voce colma di pianto:�Perché ti tratti così? Tutto il paese parla di te�.Io accetto il fazzolettino che m�ha offerto, m�asciugo gli occhi e glieli sparo addosso con la potenza del mio color verde-azzurro:�A me non interessa del paese, d�un individuo qui in paese sì eccome, per il fatto che lei lo sa molto bene�.L�unico che ci sa fare &egrave Riccardo, intanto perché non sceglie mai la collina né l�automobile, prima mi porta a cena, mi corteggia, mi lusinga, mi fa pure ridere e mi compra la rosa offerta dall�immancabile signore indiano in trattoria. Poco importa se dobbiamo fare ogni volta da cinquanta a cento chilometri, cambiando regolarmente posto e motel. Con lui ne vale la pena, non c�&egrave dubbio, perché poi mi mette in un letto vero, mi bacia teneramente prima di cominciare, sa che cosa sono i preliminari e non li teme, al contrario degli altri che eiaculano già alla prima toccatina laggiù. Fu lui, difatti, tanto tempo fa a salvarmi dalle prime burle di paese, la volta che mi presero in cinque o addirittura in dieci e dopo una lotta furibonda in cui difendevo disperatamente la mia intimità e la mia identità, dal momento che mi strapparono dai piedi le scarpe e i calzini trovandomi indosso i collant e le unghie dei piedi laccate con lo smalto nero. Riccardo era già grande, mi portò via sradicandomi da quella canea vociante che intonava un insostenibile e intollerabile coro di: ricchione, ricchione, ci fai schifo.�Non hanno però tutti ...
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