1. Neppure uno è come te


    Data: 26/05/2020, Categorie: Trans Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mio corpo, ormai divenuto di sua unica e sola proprietà.�All�università tutto bene?�.�Sì, benissimo. Qualcuno t�ha vista entrare?�.�Non lo so. Ti vergogni di me? Vado via allora�.�Sì, forse &egrave meglio�.�Tuo padre &egrave veramente partito?�.�No, ha detto che usciva con mia mamma, perché noi due dovevamo chiarirci�.E bravo il direttore del circolo per i diritti civili, in fondo &egrave stato coerente e pure razionale, rischia persino suo figlio per i principi. Fu sua madre tempo addietro a capirne gli atteggiamenti, in quanto lo costrinse a confessare e in seguito a pentirsi, dal momento che per lui quella era l�estate della maturità mandandolo in brevissimo tempo a studiare fuori per frequentare l�università, vietandogli di vedermi, perché lei lo circondò immediatamente di gradevoli e piacenti ragazze, poi sparpagliò accuratamente in giro la voce sentenziando palesemente ai quattro venti che io davo ben volentieri il culo e che facevo abilmente i pompini, finché diventai il femminilizzato di turno, la puttana del paese:�Hai detto qualcosa a mio padre?�.�No, secondo me sapeva già, magari si tratteneva, però questo non conta. Io vado via, lascio il paese, perché non so se neppure completerò mai questo cazzo di liceo, adesso onestamente non me ne frega più di ...
    ... tanto�.�E dove andrai di preciso?�.La domanda m�arriva mentre sono già ritornata al piano di sotto, sono quasi sulla soglia, lui mi raggiunge e m�afferra saldamente per un braccio:�Aspetta, ascoltami, t�aiuterò io, supererai tranquillamente gli esami, poi farai quello che vorrai, garantito�.Io lo guardo, lui &egrave ancora bellissimo e delizioso con i suoi capelli rossi, gli occhi verdi, le spalle larghe e il viso latteo, adesso non porta più gli occhiali, ma &egrave sempre interessante e stimolante. Io lo trovo avvenente e grazioso, soffro chiaramente tanto, patisco maledettamente la faccenda, nonostante ciò vado via lasciandolo lì sulla porta, mentre lui mormora ancora un infruttuoso e un inutile aspetta, dai, pensaci, rimani.Io vado via, non so per dove, cosicché m�allontano rapidamente, perché non so dove sono stata fino a questo momento, forse voglio scoprirlo, forse no, può darsi che voglio continuare a girovagare da un uomo all�altro, bighellonando da un sesso all�altro, ciondolando e perdendomi da un paio d�occhi ad altri, nell�inutile, nell�impossibile e nell�evanescente illusione, in quella cedevole e inconsistente speranza di trovare un uomo che sia come lui, che sia lui, che mi adori al presente, così come io venero ancora lui.{Idraulico anno 1999} 
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