1. Neppure uno è come te


    Data: 26/05/2020, Categorie: Trans Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... che aveva trovato la consona combinazione per spalancare la mia personale cassaforte, aveva sentito i capezzoli duri sotto la maglia fine e li aveva come strizzati, quasi spremuti. Io mi ero sbloccata, avevo sentito uscire qualcosa da lì, forse il latte che mai avrei potuto dargli oppure somministrare un giorno a un bimbo mio, forse la mia femminilità fino a quel momento imprigionata si manifestava emergendo, a parte l�allora già sorpassato episodio dello smalto nelle unghie dei piedi. Era stata come una liberazione quel pizzico, ero affrancata, poiché avevo cominciato a muovermi roteando il bacino sul suo cazzo d�acciaio, mi sentivo femmina, ero sensuale e innamorata, dolce e mignotta, discreta e porca, avevo tirato su la maglietta e gli avevo concesso via libera sul mio pancino nudo, su quei piccoli seni arrapanti.Senza più barriere né impedimenti le sue mani scorrevano sulla mia carne appassionata, perché era stato tenero, gentile e soffice il suo tocco, mentre spietato e duro si era fatto il suo contatto in basso con il mio corpo perché lo sentivo premere nel solco sempre più profondo, mentre una mano aveva ghermito il mio piccolo sesso. Ansimando io lo fermai, mi resi conto della situazione, sfuggii alla sua presa, mi staccai da lui, replicai qualcosa come per dire basta, fermiamoci qui, &egrave stato bello, ma incantevole era lui, perché nel guardarlo accaldato, smarrito e sbigottito per quell�imprevedibile interruzione io feci un passo all�indietro, inciampai e crollai ...
    ... sul divano, lo stesso divano che attualmente si trova nella sua stanza. Me lo ritrovai addosso, dicevo di no e tenevo incautamente la bocca aperta, lui mi baciò, poi sentii la sua lingua allacciata alla mia, dal momento che fu un bacio appassionato, lunghissimo e vibrante, lo sfogo d�un desiderio reciproco tenuto per troppo tempo represso. Alla fine gli avevo afferrato il viso con entrambe le mani, perché quello lì era il primo bacio della mia vita, avevo continuato a baciarlo senza più freni, senza più complessi né inibizioni e baciavo così bene che lui disse di non credere d�essere stato il primo. Ci baciammo per un tempo che mi sembrò infinito, che mi pare stia durando attualmente.In questo esatto istante rivedo tutti i luoghi del nostro amore, scandaglio con accuratezza tutte le immagini, me le ritrovo dopo parecchi anni che emergono lucide e incancellabili, riesamino i nostri corpi nudi distesi sul letto, le mani intrecciate, il respiro pesante, il suo sesso dentro la mia bocca, la mia lingua sul suo glande nudo e caldo, la sua carne che riempiva la mia, il suo indugiare nell�inumidirmi e nel massaggiarmi per non farmi troppo male, la sua dolcezza e la sua indulgenza pure nell�apparente brutalità e nella durezza della sodomia, le tette racchiuse nelle sue mani mentre mi penetrava nella posizione della pecorina, il suo urlo possente, infine il fiotto di sperma che mi colpì sulla schiena imbrattandomi i lunghi capelli e poi il collo, le scapole, marcando il territorio del ...
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