1. Lila e la Grappa


    Data: 29/05/2020, Categorie: Lesbo Autore: Els

    ... sotto le coperte. Lila mi fu subito sopra, mi schiacciava col suo peso, mi accarezzò la guancia spostandomi una ciocca di capelli ribelle. "Allora? Come stai bellezza?" mi sussurrò con voce dolce. Non le risposi e continuai a guardarla "che hai? sputa il rospo, lo conosco quello sguardo". Mezza rincoglionita dal raffreddore le raccontai sbadatamente della mia giornata stressante al lavoro e di come il raffreddore l'avesse resa ancora più lunga e tediosa, non dissi nulla del corsetto. Mi ascoltò continuando ad accarezzarmi il volto poi, senza un apparente nesso logico col mio discorso mi chiese con fare allusivo se poteva "scaldarmi" lei, se poteva "alleviare" le mie pene in qualche modo. "Negativo, se esco dalle coperte sento l'alaska" - "sai, mio padre aveva un rimedio per il raffreddore, da bravo veneto, un bicchierino di grappa è la migliore medicina" sorrisi "Lo sai che io non bevo Lila" "ma è a scopo puramente medico! Guarda, la grappa è come uno sciroppo medicinale: ha un sapore schifoso, ti stappa e ricominci a respirare e poi star sicura che ti scalda, anzi vedrai che ti sembrerà di avere una fornace al posto dello stomaco". Pensai divertita che il suo era sicuramente uno strano approccio, divertita cedetti, un pò perchè ero eccitata pure io, un pò perchè la febbre mi annebbiava ogni pensiero logico. Lila sorrise felice e sparì in cucina, tornò poco dopo con una bottiglia e un solo bicchiere "e tu?" le chiesi accigliata "siamo solo io e te in casa, qualcuno di ...
    ... responsabile deve pur rimanere" incalzò sogghignando e passandomi in bicchierino pieno "tutta d'un fiato". Obbedii. E tossii così forte che credevo di morire, mamma che schifo! Ma come fa la gente a bere quel misto di benzina mista a plastica e frizione bruciata. "il primo è sempre così, tieni prendine un altro e vedrai che sarà squisito" lo presi subito, volevo togliermi quel sapore schifoso dalla bocca, ma perchè continuavo a fidarmi di Lila? Tossii ancora più forte, lei scoppiò a ridere e da dietro la schiena tirò fuori un bicchiere di latte e menta. "Tieni dai, vedrai che ora starai meglio". Da qui in poi i ricordi sono tutti molto annebbiati, direi che ho più sensazioni che ricordi. Primo, il bruciore allo stomaco e una vampata su tutto il corpo, così forte che mi strappai le coperte di dosso, la grappa aveva fatto effetto. Secondo, il sapore dolciastro della menta, un balsamo per la mia bocca offesa. Terzo, la lingua di Lila dentro la mia bocca. Mi pare che mi si buttò addosso e mi ritrovai sdraiata, con lei sopra, la sua bocca non lasciava la mia "lo vedi che ora respiri anche con il naso?" mi schernì senza smettere di baciarmi. Le sue mani subito sui miei seni, prima me li massaggiava, poi pian piano arrivò sui capezzoli e cominciò a solleticarmeli, strizzandoli, pizzicandomeli, finchè non divennero turgidi. Poi Non so bene cosa fece, so che si staccò dalla mia bocca, di sicuro non dai miei capezzoli, e che fece qualcosa di meraviglioso tra il clitoride e la vagina, non ...