1. Lila e la Grappa


    Data: 29/05/2020, Categorie: Lesbo Autore: Els

    ... saprei dirvi cosa, ma ero in un tale stato di estasi che chiusi gli occhi e mi sembrava di sognare, sentii come se il mio corpo ondeggiasse nell'aria, un'aria calda, che mi avvolgeva, mi cullava e si insinuava nei mie punti erogeni, mi faceva tremare di piacere. Continuò così finche non venni investita da spasmi violentissimi, che partivano dal ventre, scendevano sui glutei e sul bacino e poi si diramavano in ogni parte del mio corpo come una scossa. Un'orgasmo così non si dimentica, sbronza o non sbronza. Sentii Lila alzarsi e andare verso la cassettiera, voleva uno dei nostri giochi, ora toccava a lei godere. " E questo?" . Il corsetto, cazzo, l'avevo lasciato in bella vista, oggi se ci ripenso mi sento una cogliona, e pensare che ci tenevo tanto, ma ero talmente sfiancata dall'alcol che lì per lì reagii ridendo "sorpresa" dissi a occhi chiusi, ridendo e continuando a solleticarmi il clitoride, volevo prolungare il piacere il più possibile. "Ma è della tua taglia, non della mia..." Mi disse Lila, poi capì e mi si avvicinò "ah, birbante, ecco che avevi..." e accarezzandomi mi aiutò a infilarlo "sei uno schianto, oh sì, questa sì che è una bella sorpresa" aprii gli occhi, mi stava guardando, aveva uno sguardo eccitato e si mordeva il labbro inferiore "dobbiamo festeggiare!" che era il suo modo di dire 'vada per lo strap on doppio'. Le piaceva il doppio, non lo usava spesso perchè era difficile regolarsi sulla frequenza delle spinte e su quanta pressione esercitare per far ...
    ... godere entrambe, ma era senza dubbio il suo giocattolo preferito. Si avvicinò e mi sussurrò ad un orecchio mentre si stringeva le cinghie "per me ho messo la grandezza giusta, per te quella più corta e larga, tu sei già venuta, voglio divertirmi senza dovermi preoccupare di farti male. Avrei potuto usare qualcos'altro ma non mi sembri in grado di tenere in mano qualcosa e darmi piacere" cominciò a penetrarmi delicatamente "ma ti voglio penetrare ugualmente, lo sai quanto mi piace". Si lascio prendere da una foga feroce, io col mio corsetto, la mia inerzia da malata e ubriaca, lei con... beh non so di preciso lei come fosse, ero a occhi chiusi, mi dava fastidio la luce del lampadario, rimasi lì, sottomessa alla sua frenesia. Successe qualcosa che non mi aspettavo. La misura più piccola del mio fallo invece che non darmi nessun piacere, andava a sbattere esattamente su una zona precisa, la conoscevo bene, tutti i miei orgasmi vaginali partono da là, ma con le altre misure che avevamo ingenuamente provato non riuscivo mai ad averne, mi partivano tutti dal clitoride. Questa volta invece quel fallo di plastica toccava esattamente il centro del mio piacere. Ogni volta che Lila spingeva era una goduria, quando si allontanava l'interruttore si spegneva. Mi dava così gusto, ma sentirmi accesa e spenta accesa e spenta mi innervosì, e mentre Lila stava venendo urlando oscenità come suo solito le afferrai con fermezza i fianchi e la spinsi su contro di me con forza. Mi esplose nella vagina ...