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La mia adolescenza 3
Data: 24/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... filamento bianco vi si e’ attaccato sopra. Penso che possa essere quel velo che il latte produce quando viene bollito ma invece mi sbaglio di grosso: e’ sperma, lo sperma di mio cugino che e’ venuto nel mio latte e poi me l’ha portato direttamente in camera per farmelo assaggiare. La cosa mi eccita spaventosamente e guardo quel cucchiaino sporco come farebbe un naufrago davanti ad un piatto di pasta asciutta dopo mesi di digiuno. “Credevi che mi segavo e avrei sprecato tutto?” “Conoscendoti? No!” “Il mio sperma e’ prezioso e non va sprecato, bevilo” “Sei un porco” “Io? Sei tu quello che fa incetta di sborra” Non ha poi tutti i torti. Lecco il cucchiaino avidamente e poi lo poggio sul vassoio. Prendo la tazza e dentro il latte galleggiano dei filamenti spermatici appena mescolati e poi lo bevo a piccoli sorsi senza mai staccare le labbra dal recipiente. Mentre bevo osservo Carlo che si sta toccando. Ha un bozzo e una curvatura verso destra che massaggia come se stesse suonando la chitarra con il plettro. Quando finisco di bere tutto il contenuto della mia tazza preferita, la pulisco attentamente con le dita perché della sborra si e’ depositata sul fondo rimanendo attaccata. Mi sento una vacca, ho appena bevuto lo sperma di mio cugino mescolato al latte durante la mia colazione. Non c’e’ mai stato niente di così eccitante in vita mia. “Ti e’ piaciuto?” “Tantissimo”, gli rispondo massaggiando la mia erezione “Ti sei pure eccitato?” “Non ...
... l’avevo mai bevuto mescolato ad una bevanda” “Sei una puttana” “Voglio essere la tua per sempre” “Sai che non può essere. Tra poco vado via”, mi ricorda sfortunatamente “Allora dammi ancora da bere. Voglio altra sborra” “Dovrai aspettare. Farsi una sega la mattina e’ come farsene dieci. Devo riposare per dartene il più possibile” “Non vedo l’ora” “Ora alzati e vai a farti una doccia” Prendo il vassoio e lo poggio sul letto, mi alzo e quando passo davanti a mio cugino lui mi ferma per il braccio sinistro e mettendomi una mano intorno al collo, prima mi lecca la guancia sinistra e poi mi accarezza il culo, me lo strizza, mi da una sonora sculacciata e mi lascia andare via solo ed esclusivamente, però, quando lo vuole lui. Passo l’intero pomeriggio sulla spiaggia ad abbronzarmi girandomi da una parte e dall’altra come uno spiedino perché ho letto su un giornale che l’abbronzatura attira le persone ed io, che sono bianco come una mozzarella, voglio attirarne il più possibile. Anche il mio sverginatore e’ attratto dal mio nuovo colore della pelle anche se mi preferiva al naturale perché gli ricordavo molto una ragazza. Come al solito, Carlo e’ attorniato da fanciulle che gli fanno la corte e lui ogni giorno ne bacia una diversa richiamando la gelosia di quella baciata il giorno prima anche se riesce sempre a placare i loro animi mettendo subito le cose in chiaro perché non vuole una relazione stabile ma soltanto un divertimento passeggero e loro lo stanno ad ...