1. Spiare la mia boss, Secondo Capitolo.


    Data: 01/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Stefano e Sabrina, Fonte: EroticiRacconti

    Feci una cosa che non avevo mai fatto; spiare una coppia di innamorati che fanno l’amore. E non era una coppia qualsiasi, era la mia boss e il suo fidanzato. Ma era più forte di me, era come se in quel momento fossi preda di un demone che mi stava spingendo a fare quella cosa. Non potevo farne a meno, e allora andai nel corridoio e a piccoli passi raggiunsi la camera da letto. La porta era socchiusa. Non la chiudevano mai, forse perché non avevano nulla da nascondere. Perché per Moana l’amore non era una cosa di cui vergognarsi e quindi da fare di nascosto. E allora questa cosa mi fece sentire autorizzata a sbirciare dentro, e vidi che Moana aveva entrambi i polsi legati a delle manette che erano fissate alla testiera del letto, e aveva la ballgag in bocca. Era sdraiata di schiena, e Berni le stava sopra e la stava scopando senza preservativo. La mia boss usava la pillola. Lo sapevo perché qualche volta che avevo sistemato la sua camera da letto gliele avevo viste. Era così eccitante quello a cui stavo assistendo che ad un certo punto infilai una mano nei miei hot pants di jeans, e poi mi feci strada dentro il perizoma, dove trovai le labbra di sotto in fiamme, e iniziai a toccarle, ed ero così eccitata che mi sembrava di essere già sul punto di venire. Era la prima volta che facevo una cosa di quel tipo, spiare un momento così privato di una coppia, e la paura di essere scoperta aumentò maggiormente il piacere, anche perché si trattava della mia boss, e lo sapevano tutti ...
    ... che lei si irritava facilmente. Stavo rischiando il posto, eppure non me ne fregava niente. Era troppo bello per potermi tirare indietro. Adesso dovevo andare fino in fondo. E poi arrivò il piacere, e le gambe iniziarono a tremarmi e dovetti reggermi con una mano allo stipite della porta per non perdere l’equilibrio. Dio quanto era bello! Era come godere insieme a loro. Ma ormai si erano accorti di me, e Berni aveva tolto le manette a Moana e aveva fatto uscire la ballgag dalla sua bocca, e avevano iniziato a fissarmi in malo modo, come se avessi commesso un terribile delitto. Adesso che avevo raggiunto il piacere mi resi conto della follia che avevo appena fatto, per cui adesso ero quasi certa che la mia boss mi avrebbe licenziata. L’avevo fatta proprio grossa, e non avevo scusanti. “Antonella, va tutto bene?” mi chiese Moana con un tono molto severo. “Sì, Cleopatra è nella sua culletta che dorme” risposi, facendole capire che se mi ero permessa di andarli a spiare era perché nell’altra stanza era tutto sotto controllo. “Beh, allora cosa fai lì sulla porta? O entri o esci. Decidi”. Non riuscivo a capire. Sembrava che mi stesse proponendo di unirmi a loro, oppure di ritornarmene nell’altra stanza. Ero confusa, ma allo stesso tempo la proposta di entrare era molto allettante. Tanto ormai ero certa di averlo perso il mio lavoro da babysitter, quindi non avevo nient’altro da perdere, e così entrai dentro e mi avvicinai al letto. Moana mi guardava in modo terribile, con due occhi ...
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