1. L'organizzazione (Capitolo 2)


    Data: 02/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit

    ... talvolta vedeva insieme ad Andrea. Se lo fece arrivare fino in gola e gli prese in bocca perfino i testicoli, glielo manipolò con energia, ma il ragazzo non accennava a venire. Il cazzo di Andrea era presente, ma lui si guardava ansiosamente intorno, preoccupato dal fatto che non ci fosse ancora alcun ancora furgone, sebbene ormai le 22:30. Angosciato dal dubbio di aver sbagliato parcheggio, o che per qualche motivo l'accordo fosse saltato, era più concentrato a scrutare nella notte, per quel che accadeva fuori dall'auto, che a godersi il pompino di Valeria. Quando vide due fari in lontananza che si avvicinavano, la preoccupazione di Andrea fu che Valeria potesse accorgersi dell'arrivo del furgone e pretendere di andare via subito. Non gli venne in mente di meglio che domandare a Valeria di toccarsi da sola fra le gambe mentre gli faceva il pompino, perché gli sarebbe piaciuto se fossero venuti insieme. In realtà, sperava soltanto che eccitandosi per arrivare all'orgasmo, lei non facesse caso al furgone in arrivo, nemmeno quando si sarebbe affiancato alla loro auto. Ad una cinquantina di metri dall'auto di Andrea, il furgone spense i fari ed anche il motore, proseguendo in folle e per inerzia, fermandosi del tutto silenziosamente, proprio a fianco dell'auto con i ragazzi che facevano sesso. Era proprio il furgone nero, così Andrea incitò Valeria a masturbarsi ed a venire, dicendole che ormai lui non riusciva più a trattenersi. La ragazza iniziò allora a toccarsi e si eccitò ...
    ... come una pazza, al punto che succhiava il pene quasi con violenza e ne prendeva in bocca quanto più poteva. Andrea ebbe la netta sensazione che il glande del suo cazzo arrivasse ad appoggiarsi contro le tonsille di quella giovane femmina infoiata. Per alcuni minuti Valeria si sfregò il clitoride furiosamente e si penetrò da sola con le dita, poi, finalmente ebbe il suo orgasmo. A quel punto Andrea si lasciò andare, riempiendole la bocca di sperma caldo. Forse perché sapeva sarebbe stata l'ultima volta con Valeria e perché, in fondo, aveva sempre desiderato farglielo fare, disse a Valeria di ingoiare la sborrata e di pulirgli il cazzo con la lingua. Si aspettava un rifiuto ed invece, Valeria, che per la prima volta nella sua vita aveva avuto un orgasmo multiplo e sentiva ancora delle contrazioni nella vagina, gli regalò uno dei suoi sguardi da cerbiatta. Ubbidì, come se non avesse mai desiderato fare altro che ubbidire a quell’ordine e ricominciò anche a toccarsi. Una splendida e formosa ragazza che gli leccava il cazzo come fosse un gelato e che glielo puliva con cura, mostrando di apprezzare il sapore del suo sperma di Andrea. L'asta era ormai pulitissima, ma lei non smetteva di leccare e succhiare, anzi, ricominciò a fargli un secondo pompino. Non l’aveva mai vista così, e non l’aveva mai vista lasciarsi andare così, oppure, fu l’eccitazione perversa dovuta a quel che stava per succedere, ma Andrea, che nel giro di pochi minuti, ebbe un'altra erezione. Quel risultato, diede ...