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Dentro lo specchio (parte 2)
Data: 03/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Genesis
... mobile, qualche languido sorriso ed una leggera carezza alla mano ed ecco che si scioglie ogni resistenza e convinco il mio uomo a fermarsi per la serata. Lo lascio intento al montaggio e mi allontano per andare a vestirmi, ma non posso non notare, riflesso nello specchio, il suo sguardo fisso su di me e così allento leggermente la presa sul telo che mi avvolge, lasciando scoprire il mio fondoschiena…ho ancora negli occhi il suo sguardo affamato. Non è ancora arrivato il momento che tanto desidero eppure sono già bagnata. Sto per entrare nella mia stanza ma mi fermo. Voglio che questa serata sia indimenticabile per entrambi e non ho un vestito adatto (il mio vestitino rosso per questa sera ha già dato); ne chiederò in prestito uno a Sara, penso che al suo fidanzato l’idea non dispiacerà. Entro nella sua stanza, chiudo la porta e resto qualche secondo immobile al buio. Per un attimo mi chiedo cosa sto per fare, ripenso a mia figlia e so che accendendo la luce mi ritroverò nella sua stanza, intenta a rubarle un vestitino per scopare il suo ragazzo. Un moto di vergogna mi assale all’improvviso. Eppure mi riprendo in fretta. Lei non c’è, è con suo padre e il mio giovane alter ego, mentre io sarei rimasta sola anche questa sera, come ormai ogni sera. Marco lo ha mandato lei per farmi compagnia e io questo voglio, questo desidero più che mai e per quanto ami mia figlia stasera voglio dimenticarla. Accendo la luce e oltre al buio scopare anche ogni esitazione. Sara è poco più che ...
... una liceale, spero di trovare qualcosa di adatto al mio corpo. Nell’armadio e nei cassetti trovo di tutto, sa che non mi permetterei mai di cercare nella sua stanza e può nascondere ogni cosa senza problemi, ma ora non mi interessa altro che trovare un vestitino adatto e tra le tante cose forse trovo ciò che cerco. Una gonna a campana in pelle color ruggine, abbastanza corta da mostrare le mie cosce, senza però rendermi ridicola… soddisfatta la infilo velocemente, senza slip. È perfetta. In un cassetto trovo un top nero, forse leggermente piccolo per il mio seno ma non importa, lo indosso e mi guardo allo specchio. Senza reggiseno il mio seno sembra completamente nudo, ricoperto solo da un sottile strato di cotone nero. Infilo un paio di stivali grigi in pelle, di quelli che arrivano fino al ginocchio e, soddisfatta della mia tenuta, esco dalla stanza. Silenziosamente raggiungo Marco, assorto tra viti e ripiani, e lo prendo alle spalle stringendolo in un abbraccio e un bacio sul collo. Dopo qualche istante lo libero dalla mia presa e lascio che si volti. Penso che non potessi ricevere miglior complimento: Marco mi fissa immobile, senza parlare. Lo guardo dritto negli occhi, sorrido soddisfatta e mordicchio con i canini il labbo inferiore. Il rumore di una vite che cade dalla sua mano attira la mia attenzione verso il pavimento ed il mio sguardo, spostandosi in basso, viene catturato dal suo cavallo. Mi avvicino senza parlare, senza smettere di guardarlo dritto negli occhi, e ...