1. I lati oscuri


    Data: 04/06/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Ghostwriter

    ... � rispondemmo quasi in coro io ed Elena, mentre mi alzavo per recuperare un filo di grappa nel mobile bar.Mentre stavamo sorseggiando una deliziosa arabica, Elena mi domandò come andasse la mia vita oltre il lavoro.- Mah, Elena, a dire il vero non &egrave che me ne rimanga molta, di vita oltre il lavoro ultimamente...sto collaborando nella ristrutturazione di tre aziende di dimensioni notevoli ed ogni volta mi sembra di non trovare il bandolo della matassa...motivo per il quale mi seppellisco in studio alla ricerca di soluzioni. -- Proprio come tuo padre, Edo, concentrato al mille per mille -- Già � le fece eco mia madre � sempre a duecento all'ora�-- Ma stai attento, Edo � continuò tagliente Elena � a non commetterne almeno i medesimi errori... -- Ma che dici Elena.. - risposi � io non me ne sto ad aspettare di scoppiare per poi scapparmene via con una ragazzina�-- Non parlavo di quello, Edo, ma del fatto che non sia il massimo non dedicare tempo alla propria vita personale, sociale e, perché no, anche sentimentale...ha delle conseguenze non piacevoli, questo sistema, lo sa bene tua madre... -- Eh lo so...che lo sa � sbottai � non so come abbia fatto a resistere così per tutti quegli anni� -- Resistere per tutti quegli�.ahahahahah � scoppiò Elena, mentre mia madre ridendo la apostrofava � Ma quanto sei scema�-D'un tratto il mio cervello, per quanto leggermente annebbiato dal barolo e dalla grappa, si bloccò e colse qualcosa...Io mi bloccai e dovetti divenire decisamente ...
    ... serio se Elena ad un tratto mi guardò, poi fissò mia madre e disse � Oh, oh...Cristina...ho toccato tasti sconosciuti..?-Cominciai a parlare piano: - Tasti sconosciuti, Elena?...Cristina? Che significa? -Mentre mia madre stava per aprire bocca, la lingua svelta di Elena la precedette: - Che non &egrave stata proprio tutta colpa di tuo padre� -- Ah � riuscii solamente ad esclamare, mentre Cristina, rossa in volto, non mi stava più guardando negli occhi.Quando parlò, mi sembrò che il tempo sospendesse per qualche istante il suo naturale scorrere, lasciando alla mia mente la fatica di unire molti dei puntini rimasti soli nel disegno della mia adolescenza.- Quando eri al liceo, Edo�- iniziò � ho avuto una storia...no, una storia no..come dire..un'avventura con un uomo -- Chi�- riuscii a dire sopraffatto da un misto di incredulità e curiosità.- Un cliente di tuo padre�-- Quindi vi tradivate quando ero ragazzo�-- No - rispose lei � lui mi ha tradito poi, con quella dominicana�-- Aspetta, aspetta...quindi l'avevi tradito solo tu�? -Sospirò mentre guardava il tavolo � Si, Edo...non so..non chiedermi perché...non lo so..ma si, solo io. -D'un tratto rividi nella mia mente il volto severo di mio padre, ed a fianco ci misi il volto di quel povero stronzo pronto a giudicare che era suo figlio, il quale era stato tranquillamente capace di dare il suo senso alla realtà facendolo diventare verità conclamata ed incontrovertibile. Pensai ai suoi tentativi di parlarmi, di spiegare. Pensai che per ...
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