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I lati oscuri
Data: 04/06/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Ghostwriter
... lui sarebbe stato molto più semplice dire � Chiedi a tua madre e fatti spiegare da lei�- ma non lo aveva mai fatto. Era stato molto più onesto e corretto di quanto io avrei almeno dovuto essere con lui.Mi alzai dal tavolo ed uscii a fumare una sigaretta in terrazzo, mentre in lontananza sentivo mia madre discutere con Elena�Dopo qualche minuto Elena mi raggiunse per salutarmi: - Vado Edo...credo di avere già fatto abbastanza questa sera...capisco come tua madre non abbia molta voglia di uscire con noi ora e mi scuso anche con te...avrei dovuto farmi i fatti miei, ma pensavo che, dopo tutto questo tempo e conoscendo il rapporto schietto che vi lega, te ne avesse parlato�-- Invece no�- riuscii solo a rispondere � non l'aveva mai fatto�-Elena se ne andò ed io rientrai in casa. Mia madre era ancora seduta al tavolo della cucina, solo che stavolta notai gli occhi umidi, accentuati dalla stanchezza e dal barolo.- Hai voglia di fare due chiacchiere? - mi chiese.- A dire il vero in questo momento non lo so...sono...frastornato.-- Lo posso immaginare�.non sai quante volte ci ho pensato...non sai quante volte ho pensato che dovessi essere punita per quello che avevo fatto�.-La mia mente aveva ricollegato il tutto a quel pomeriggio in cui sentii lo schiocco dei due ceffoni. I miei pensieri stavano andando a tremila in direzioni che non conoscevo, stavo esplorando sensazioni e riflessioni che non mi appartenevano. In sostanza non capivo come stavo, cosa mi stava succedendo.- Me ne ...
... vado un attimo in bagno � dissi e la lasciai li seduta a capo chino.Cristina in quel momento non era, a dire il vero, molto lucida. Ricordava bene l'avventura con quell'uomo, ci aveva pensato spesso negli anni successivi. Ritornare a quei momenti era il modo che lei conosceva per chiudere gli occhi e provare gli orgasmi più intensi, quando si masturbava. Era sempre stata troppo intelligente per riuscire a vivere serenamente quella parte di lei che l'uomo le aveva fatto scoprire..o meglio, imposto di scoprire. Si era ordinata di chiuderla in una scatola, di mettere in congelatore quelle sensazioni perché la vita organizzata della quotidianità reclamava una donna diversa, una donna ferma e costruita.�perfetto � rifletteva mentre sentiva Edo al rubinetto aperto del lavandino in bagno � grande Elena!..ottima trovata, bell'amica, pareva quasi ci godesse a scavare nell'imbarazzo, come se non se ne fosse accorta che non sapeva�.-.La mente in certi istanti correva a mettere a fuoco alcuni di �quei� momenti con �quell'uomo�. Per quanto lei si sforzasse di non farlo accadere, le frasi dell'amica avevano istantaneamente riaperto una cucitura della sua mente, facendone fuoriuscire quei pezzi di vetro ricoperti di miele che lei stava cercando di ricacciare dentro.�Quell'uomo� era stato un cliente di suo marito. Durante gli anni della mia adolescenza, per un periodo non troppo lungo ed a causa del pensionamento della vecchia segretaria di mio padre, Cristina si era occupata della segreteria ...