Chi se lo aspettava?
Data: 05/06/2020,
Categorie:
Trans
Autore: giannitom
... stende e mi prende la testa spingendola in basso, sino a quando le mie labbra sentono l’umido della sua cappella: “Giulio apri la bocca, si così, aprila, senti il mio sapore, ora ingoialo tutto e comincia a farmi un pompino, è facilissimo”, io non capisco più nulla, e comincio a pompare, su e giù, su e giù, e comincia a piacermi, ci prendo gusto, lo sento pulsare e diventare sempre più grosso, poi lei si alza mi prende per mano come un cagnolino e mi porta in camera da letto, mi fa sdraiare a culo in su, io capisco e subito: “no quello no, non l’ho mai fatto”, “appunto” mi dice lei, “stasera scoprirai un altro mondo e alla fine mi ringrazierai” e comincia a toccarmi il buchetto, prima ci infila un dito, poi un altro, poi comincia a leccarmi e infine appoggia il suo cazzo e piano piano lo sento entrare, sento dolore ma è sopportabile: “rilassati, sei troppo teso, lasciati andare, vedrai che ti piacerà”, cerco di rilassarmi e più lo faccio e più entra, poi sento un gran dolore, e dopo qualche secondo comincia a piacermi, lei se ne accorge e comincia a stantuffare ora con colpi dolci, poi alterna la dolcezza con la violenza.
Andiamo avanti così per una ventina di minuti, quando sento che lei sta per venire, la sento tremare, e poi: “Giulio, amore sto godendo, ti sento tutto mio, ti sborro addosso, mi gira prendendomi per il bacino e mi inonda di sborra calda, non la smette più, infine mi crolla addosso a mi bacia con trasporto e continua a dirmi; “amore, amore, amore, dimmi ...
... che sei mio, dai dimmelo”, ed io: “si Greta, sei il mio amore, sei la mia puttana, sei la mia donna, sei mia”.
Sto quasi sudando, sono eccitato come una bestia e gli dico: “cazzo Giulio mi ha fatto eccitare come un montone, non l’avrei mai detto, il mio amico Giulio che si è fatto un travestito”, “non chiamare così Greta, per me lei è una donna, e te la voglio far conoscere” ed io: “se proprio ci tieni volentieri”.
Al mattino dopo, sveglia alle 9,00 usciamo di casa e facciamo colazione nel bar sotto casa e poi facciamo due passi in centro, erano diversi anni che non venivo a Brescia e la ricordavo a malapena, passiamo per Piazza della Loggia, luogo in cui nel 1974 (se ricordo bene) ci fu un attentato durante una manifestazione e nella quale morirono 8 persone, ciondoliamo ancora un po’ in giro e, verso le 12,00, Giulio riceve una telefonata da Greta, quando riattacca mi dice: “Greta ci invita a pranzo al ristorante e dice che ci ha preparato una sorpresa per il pomeriggio, io ribatto: “ok Giulio, però io devo tornare a Milano e il treno parte alle 18,00, quindi l’importante che la sorpresa non duri molto”, Giulio sornione: “vedrai che non farai tardi e magari vorrai perdere il treno” e giù un sorriso malizioso.
Con l’auto ci rechiamo in un ristorante tipico della cucina bresciana (per ovvi motivi non posso fare il nome, ma ottimo), parcheggiamo, entriamo e mi accorgo che Giulio è conosciuto, abbiamo un tavolo riservato, il mio amico mi spiega che Greta è amica del ...