1. Una immeritata punizione


    Data: 08/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SILVER SOUL

    continua da -Una gita al lago- Nonostante i numerosi colpi di cinta di 2 giorni prima (l'umiliazione di fare da manichino per l'educazione sessuale delle mie cugine non mi avvalse alcuno sconto di pena circa il numero delle cinghiate), mi svegliai senza più alcun dolore, anche se il mio sedere recava ancora visibili i segni di quanto successo. Ma non ci badai più di tanto, indossai il costumino ed uscii. Ero addirittura contento perché quel pomeriggio saremmo ritornati al centro del lago per esplorare l'altra metà dell'isola, quella con la collinetta con il castello in cima e tutte le mura e le fortificazioni intorno. In quel periodo c'eravamo in pratica solo noi o quasi quindi tutte le rovine sarebbero state praticamente nostro esclusivo appannaggio. Gli altri erano già andati a fare colazione quindi ero solo in quel momento. Non avendo particolarmente fame stavo temporeggiando ad ammirare il panorama quando sento qualcosa appoggiarsi sul davanti del mio costume. Abbasso lo sguardo e vedo le dita di Silvia risalire il profilo dei miei genitali, inserirsi nel bordo del mio costume e tirarlo verso l'esterno in modo da poterne osservare da sopra il contenuto. Era già arrivata ad appoggiare il viso sul mio ventre e probabilmente a raggiungere il suo scopo quando mi ritrassi dicendole con un tono abbastanza seccato -Ma cosa stai facendo?Cosa pensi di fare?- Lei, tra il sorpresa ed il delusa, -Beh,Michele, lo sai che non sono mai stata molto brava nello studio. Mi serve un ...
    ... ripasso della lezione dell'altro ieri sull'anatomia maschile, si insomma su ciò che hai...- nel frattempo portava le mani sui miei fianchi mettendo i pollici all'interno del costume in modo da denudarmi con un unico movimento. Ma non gli diedi tempo di portare a compimento né frase né intento. E la scostai da me dicendole che quella di due giorni prima era una punizione che avevo subito ma che era ormai finita, quindi doveva stare lontana da tutto ciò che vi era fra le mie gambe o comunque dentro il mio costume. Lei rispose con un sorriso malizioso ed un -Vedremo-. Poi diede un ultimo sguardo, molto eloquente, alla sporgenza del mio costume, due piccoli colpetti con le dita sotto ai miei testicoli, si girò e se ne andò con un'aria da trionfatrice. Poco dopo seppi che, un po' per un malessere di Salvo, un po' perché la maggior parte degli adulti non avevano interesse ad esplorare il castello e la parte restante dell'isola, saremmo andati solo io, Maria e Silvia dato che eravamo i soli abbastanza grandi da poter stare senza la supervisione di un adulto. Quella notizia non fece che aumentare la mia eccitazione. Senza grandi e bambini avremmo potuto giocare e divertirci molto di più. Mi sarei potuto immedesimare totalmente nei panni di un pioniere, nonostante le mie compagne di avventura sarebbero state Silvia, la quale mi stava un po' sulle palle da sempre ed ancor di più negli ultimi giorni, e Maria, che era ancora un po seccata per quel che era successo due giorni prima. Più la ...
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