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Una immeritata punizione
Data: 08/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SILVER SOUL
... il castello. -Maria, accetto la punizione che vorrai darmi, quello che succede all'isola rimane all'isola- Lei sembrò contenta di questa mia decisione, o meglio di questa mia sottomissione, Silvia sorrideva. Per prima cosa Maria disse a Silvia di sistemarmi come aveva fatto la volta precedente, nudo con il costume che mi teneva le mani dietro la schiena, ed osservò la scena mettendosi le mani sui fianchi, accorgendosi così di avere ancora il costume abbassato dietro. Silvia, ovviamente, obbedì immediatamente, sussurrandomi piano -Hai visto cuginetto che sto avendo il mio ripasso sulla geografia dei tuoi genitali?- -Ma io non ho fatto nulla questa volta- -Non avevi fatto nulla nemmeno due giorni fa- e tentai di dire gridare tutto a Maria ma silvia mi strozzo la voce con una stretta ai testicoli -Stai zitto, tanto non ti crederà come non ti ha creduto la volta scorsa, e poi ormai hai accettato la punizione- Ormai non c'era più molto da fare, anzi nulla. Dovevo solo sottostare al volere di Maria, e a quanto pareva anche a quello di Silvia. La prima cosa che mi fu ordinato di fare fu quasi un contrappasso al contrario. Dato che la mia colpa era quella di aver sceso il tanga a Maria, ella mi ordinò di rimetterglielo a posto, ma visto che avevo le mani legate dietro la schiena l'unica maniera per eseguire quell'ordine era usare i denti. Così dopo essere stato accusato due volte di aver toccato il sedere a Maria, e per questo essere stato due volte denudato e picchiato ebbi modo di ...
... toccare per la prima volta quel fondoschiena, con le labbra però. Prendendolo nella stessa maniera di come lo hai sceso, ha precisato. Vale a dire afferrando quella stessa intersezione di tessuto che aveva toccato Silvia doveva essere presa per fare il percorso inverso. Al primo tentativo, per sbaglio, presi le natiche con i denti, guadagnando un urlo di Maria e uno schiaffo ulteriore sul mio viso. Al secondo tentativo, non potevo rischiare un nuovo morso, andai sul sicuro premendo con la lingua il lato basso dell'elastico all'interno del solco delle natiche, potendo così inserire facilmente inserire gli incisivi tra il costume e le natiche di mia cugina. Così potetti farlo scorrere fino a rimetterlo a posto. Pensai che così la punizione era finita. Ma Maria si allontanò dicendo -Silvia, fai un ripasso dei genitali maschili mentre io penso a quale punizione impartire a Michele- vedendomi incredulo aggiunse -Quello che ti farò fare sostituirà interamente la punizione di tua madre, compreso il fatto stesso che lei sappia che razza di porco ha messo al mondo, credevi che potesse essere così breve e veloce? e poi tutte e due ti abbiamo visto e toccato due giorni fa, rifarlo adesso non sarebbe punitivo come allora, si deve aggiungere altro, intanto entrate nelle mura che fra poco arrivo- E si allontano per pensare a quello che mi avrebbe fatto subire. CONTINUA Silvia apprende da Maria Tutti i racconti di questo gruppo hanno come prima parola del titolo il termine deca Se la storia ...