1. Quando una mamma provoca


    Data: 25/11/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: leolux, Fonte: RaccontiMilu

    ... mutande.In breve il suo respiro accelerò vistosamente, i capezzoli si fecero duri come il marmo e percepii un piccolo rigonfiamento fare pressione attraverso le mutande sul mio cazzo ormai duro come non mai. Accelerai il mio lavoro di lingua sui capezzoli finchè a mia madre non sfuggi un gemito di inconfondibile eccitazione e non sentii inumidirsi le mutande insieme ai pantaloncini che portavo. Solo a quel punto sollevai la testa e vidi il suo viso paonazzo, gli occhi chiusi e il labbro inferiore per poco morso fino a sanguinare; lei riaprì gli occhi e mi fece un sorriso imbarazzato. Vedendo il suo viso paonazzo, lo sguardo libidinoso, le due grosse tette ancor umide delle mie avide leccate, non riuscii più a trattenermi e dissi: �Sei bellissima, mamma��Ma che dici, non sono per niente bella!��Invece si, se non fossi mia madre io�� le dissi, avvicinando il viso al suo. Lei alzò il bacino strusciandosi di più sul mio membro duro come la roccia e, con un sussurro così sensuale che sarei potuto venire in quel preciso istante, disse: �perché, cosa faresti?�Non potei più resistere e a quel punto la baciai quasi con violenza, infilandole la lingua in bocca rompendo le sue deboli resistenze. Lei si irrigidì per un paio di secondi, mugolando la sua disapprovazione, ma poi si abbandonò completamente al desiderio e la sua lingua cominciò ad intrecciarsi voluttuosamente con la mia, in una serie i movimenti sempre più veloci e appassionati.Con un�agilità che non pensavo potesse ...
    ... appartenermi e sempre continuando quella limonata sempre più eccitante, le abbassai le mutande, mi strappai letteralmente i pantaloncini che portavo e, con un solo guizzo dei fianchi, la penetrai riempiendola completamente con il mio cazzo.�Oh mio dio!� urlò mia madre, interrompendo il lungo bacio ed inarcando la schiena mentre cominciavo a pomparla con foga indescrivibile.�No! Fermati! Fermati�� disse mia madre, sempre con meno convinzione mentre io la scopavo selvaggiamente, stantuffandola come il pistone di un motore fuori giri. Alla fine cedette e cominciò a mugolare sempre più forte per il piacere.�Si! Si! Più forte! Sbattimi più forte che puoi!� urlò, abbandonati ormai tutti i freni inibitori ed io la accontentai immediatamente. Rallentai il ritmo, ma stavolta ogni colpo era portato con poderose spinte dei fianchi e il mio cazzo raggiungeva ormai la massima profondità consentitagli.�ODDIO! ODDIO! è ENORME!� gridò, artigliandomi la schiena e accompagnando i miei movimenti con i suoi fianchi. Riprendemmo a limonare selvaggiamente, le nostre lingue impegnate in una serie infinita di movimenti forsennati mentre continuavo a stantuffarla con quanta forza avevo in corpo. Mi staccai da lei, mi misi in ginocchio, sollevandole il bacino e continuando a scoparla con foga; le sue gambe si annodarono attorno a me mentre io le palpavo con foga le tettone che tanto amavo.Lei cominciò a mugolare senza più controllo, ansimava in preda all�orgasmo imminente, il viso paonazzo, la bocca spalancata ...