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Il gioco della bottiglia
Data: 13/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: perlanera71
... iniziamo così non facciamo in tempo nemmeno a farla girare..." Giada le toglie la bottiglia e comincia a succhiarla come se fosse un dildo di vetro. Max comincia a slacciarsi la patta dei jeans e io infilo il mio naso proprio nel posto in cui poco prima Mara stava infilando la bottiglia, constatando immediatamente che una piccola macchiolina bagnata stava allargandosi sotto alle mie narici che raccoglievano gli effluvi della sua eccitazione. Mi giro e vedo la bottiglia abbandonata sul tappeto, mentre il cazzo di Max era sparito completamente nella bocca di Giada. La prendo e dirigo il collo verso la macchia umida che ormai aveva assunto le dimensioni di una noce. Mara alza le gambe e comincia a sfilarsi le panta lentamente, da sotto, spingendo in avanti con le mani. L'odore della sua eccitazione ora arriva più intenso. Allontano la bocca dal cotone nero, ormai fradicio, per lasciar passare oltre il rotolo di stoffa che non mi permetteva ancora di vedere nulla ed ecco che la sua vagina bagnata si apre come un fiore che sboccia proprio davanti ai miei occhi. Delicatamente avvicino la bocca e infilo la lingua sempre più in profondità, cominciando a succhiarle il grilletto e a rientrare nella sua umida tana con un ritmo gentile ma costante. Questo gioco la eccita da morire, ma ancora nessun gemito dalla sua bocca, perciò decido di passare oltre e le allargo le natiche delicatamente con le mani per poter infilare la lingua nel suo buco più stretto. La mia lingua ...
... turgida non trova alcuna resistenza e in pochi secondi sparisce completamente nel suo dolce culetto. Il primo gridolino di piacere fugge dalle sue labbra e con le mani apro ancora, spalancando per bene quella sala giochi ormai completamente bagnata e scivolosa. Continuo ad entrare e ad uscire da quel buchino che stava aprendosi sempre di più. Ormai non dovevo più spingere per entrare e la mia lingua continuava a lappare le pareti interne di quel varco spalancato. A quel punto mi spinsi oltre, allungai la mano verso la bottiglia che avevo visto poco prima abbandonata sul tappeto e la trovai al primo tentativo. Lei non si accorse di nulla. Così spostai la mia lingua di nuovo sulle sue piccole labbra puntando dritto al suo buchino con la bottiglia. Il collo scivolava dentro senza trovare alcuna resistenza e cominciavo a sentire le contrazioni vaginali del suo primo orgasmo attorno alla mia lingua. Intanto, continuavo a premere delicatamente la bottiglia che, facilitata dalle contrazioni, era ormai entrata fino a metà. A quel punto Mara prese il mio polso per imprimere il ritmo che voleva dentro, nella sua zona più intima, e cominciò a guidare la mia mano imprimendo la pressione necessaria per far sparire quasi tutta la bottiglia nel suo culo. Dopo qualche minuto venne per la seconda volta nella mia bocca, ma questa volta la sua bava dolciastra colava dappertutto. Cominciai ad estrarre la bottiglia dal suo retto ormai completamente aperto e rilassato, sperando che si accorgesse del mio ...