1. Matilde 02-14 - al ristorante da sole


    Data: 18/06/2020, Categorie: Lesbo Autore: Alex46

    ... labbra gonfie adesso, le sento pulsare d’eccitazione, muovo le dita in senso circolatorio. La sto masturbando, sì, la sto masturbando in un luogo pubblico.
    
    I suoi mugolii sommessi aumentano, anche se soffocati, come il suo respiro che sta diventando pesante. Vorrei sentirla gemere e urlare.
    
    Il suo bacino inizia a contrarsi, ormai ha le cosce quasi spalancate e io ho libero accesso alla figa che ormai è veramente fradicia.
    
    So che sta cercando il piacere conclusivo, dimentica di tutto quello che la circonda, le onde dell’orgasmo la stanno catturando per portarla nel mondo del piacere assoluto proprio perché proibito.
    
    Sento il piccolo bottoncino gonfio e duro e inizio a giocarci, a stringerlo tra due dita, a stuzzicarlo mentre lei diventa rossa in volto, in un impeto d’orgasmo irrefrenabile.
    
    Continuo così per un po’, finché non mi sembra che stia per esplodermi tra le dita quel clitoride che tanto vorrei poter succhiare ma che devo accontentarmi appena di titillare e di schiacciare.
    
    Adesso muove il pube avanti e indietro seguendo il ritmo delle mie dita che cercano le sue labbra spalancate dove immergersi senza indugiare. Lascio che un primo dito la penetri prima di sentirle le pareti vaginali completamente dilatate e bagnate. Poi provo a penetrarla con un secondo dito, ma nel momento in cui l’indice e il medio iniziano a masturbarla, lei muove il bacino ancora più rapidamente senza più ritegno, come a desiderare che qualcuno la veda, come impazzita.
    
    - ...
    ... Vengo, Matilde, vengo... mi fai venire. Sei un amore a farmi questo, mi sento così figa in questo ristorante con te che mi sgrilletti...
    
    Se qualcuno ascoltasse con attenzione sentirebbe le mie dita sciaguattare nella sua figa allagata. I suoi mugolii sono ormai veri e propri gemiti.
    
    - Non ce la faccio più... sto per esplodere!
    
    Siamo già andate abbastanza oltre in questo gioco, va bene essere esibizioniste, ma qui rischiamo la denuncia. Io, che ho conservato un minimo di lucidità, decido che è l’ora di finirla al più presto.
    
    Anche la mia di figa sta per esplodere e nell’immediato non ci sarà nulla che mi sollevi un po’. Dunque ci do dentro, decisa a finirla. Aumento il ritmo e la spinta, seguendo i movimenti del suo pube che sento contrarsi a ogni penetrazione. Voglio farla godere come fossi un uomo.
    
    In modo repentino la vedo portarsi la mano tra le gambe per spingere più forte la mia, intanto ansima più forte e mi serra la mano con le cosce.
    
    Poi rimane così immobile per qualche attimo cercando di riprendere fiato per quello che, come poi mi dirà, è stato un orgasmo tra i più potenti ed esplosivi di quelli dovuti alla sola masturbazione. Ritirata la mano, mi porto alla bocca le dita piene di lei e del suo piacere, per succhiarle senza lasciare traccia.
    
    È stata un’esperienza meravigliosa che poi in macchina ci ripromettiamo di ripetere un’altra volta, magari scambiandoci le parti.
    
    Sto guidando con l’immagine di lei che gode davanti a me, impazzita di piacere ...