La pantera
Data: 19/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pierpatty6151
Stretta nell'accappatoio esce dal bagno. Sorride, e con un musicale "buongiorno bel giovanotto" si avvicina al letto. Mi guarda con gli occhioni da soddisfatta da pantera. Tra l'assonnato e lo stralunato osservo scendere lentamente l'accappatoio, svelando il suo corpo abbronzato, sodo di quarantacinquenne fiera di se; soddisfatta di mostrarsi; consapevole dei miei muti complimenti.
Per primi escono svettanti i grandi sodi seni. Per lasciare la notorietà all'ombelico, impreziosito dallo scintillante piercing. Finalmente spunta il curato triangolo, che valorizza la conosciuta patatona, baciata e goduta in questa impensata nottata, che sta sfumando nell'incerto chiarore dell'alba.
"Guardala e baciala per l'ultima volta. È stato bello, ho goduto molto. Ma tu non mi cercare più!"
Avvolto nel suo fruttato profumo, e stralunato dal sonno, mi avvicino e le bacio il fiorellino che tanto mi ha donato. Lei sospirando si gode l'attimo d'intimo saluto. Decisa si scosta, lasciandomi con il suo dolce sapore di vogliosa figa.
L'accappatoio rimane ammonticchiato ai piedi del letto. S'infila velocemente nel nero vestitino, che avvolgendola, a mo di seconda pelle, fa risaltare le già giuste formose curve di donnone quarantacinquenne. Sale sui 12 cm, afferrando al volo il reggiseno, si avvia con passo sensuale.
Alla porta si ferma, si volta, mi guarda per un attimo, sorride mandandomi un bacio con la mano imbrigliata dal reggiseno. E la porta si richiude dietro di ...
... Lei.
"Addio, splendida femmina di un'unica notte!"
Stravaccato sul campo della notturna battaglia non ho le forze di riprendermi. Non sono stato abbandonato, e solo finita la bellissima esperienza, da conservare gelosamente nei ricordi.
Accendo la prima sigaretta della giornata. A occhi chiusi, i pensieri ripercorrono le impensate poche ore trascorse con lei e per lei.
La stanza svanisce, e mi ritrovo nel primo pomeriggio di ieri a cercare il posto prenotato sulla carrozza cinque del Freccia Rossa.
Lei, davanti a me, blocca il corridoio, cercando di sistemare, nell'apposito scomparto, un trolley diplomatico; l'aiuto a disporlo; un sorriso; un sussurrato grazie; e riparte l'andirivieni dei passeggeri.
Mente il treno lentamente lascia l'enorme tettoia, gli ultimi ritardatari si siedono. La rivedo, accomodata nella colonna sinistra di poltrone; solo una fila oltre la mia, è indaffarata a smanettare con un PC. Un mio imbarazzato e accennato cenno di saluto attrae la sua attenzione. Sorride per un istante e riprende a schiacciare tasti.
È un donnone, alta sui suoi 12 cm; è vestita con la comoda semplicità di chi sa affascinare senza dover sfoggiare capi ultracostosi. I lunghi capelli castani sciolti sulle spalle, fanno da cornice ha due occhi neri svegli, attenti che ti mettono a nudo.
E' la donna dei miei solitari sogni erotici. Con cui ho già trascorso molti fantasiosi, e solitari, giochini sessuali, nel chiuso della mia cameretta di ventenne.
Io sogno e lei molto ...