1. Un cuore in affanno ovvero il primo tradimento non si scorda mai


    Data: 25/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Maddalena69, Fonte: Annunci69

    ... sguardi, alle pause. Come regista ponevo attenzione al dipanarsi degli eventi che ho lasciato accadere. In particolar modo dentro di me ero eccitata e incuriosita rispetto al momento in cui mi avresti baciata. Con malizia tutta femminile mi chiedevo quando sarebbe avvenuto.
    
    Intanto camminavamo nel parco fra le siepi di oleandri in un’aria aromatica e ammaliante. Il pomeriggio estivo spandeva una luce calda e vagamente dorata. Ci siamo aperti e confidati e mi è piaciuto condividere qualche frammento di te. Al ritorno per un tratto il marciapiede era angusto e dava il passo ad una sola persona. Ho dovuto camminare dietro di te mentre tu mi stringevi la mano e questo mi ha ispirato un senso di sicurezza e letizia, come un gioco tra due bambini.
    
    Poi ci siamo riaffiancati ed il suono della tua voce mi accarezzava dolcemente. Non importava quello che dicevi ma il tono era così suadente. Ad un certo punto hai rallentato il passo e mi hai guardato in modo particolare e dolcissimo. Lì ho deciso: mi sono fermata e mi sono sporta verso di te toccandoti la mano, E ci siamo baciati. Bellissimo quell’attimo, risplende nella mia memoria come una gemma preziosa. Lì si è deciso tutto.
    
    Poi a casa tua la voglia è esplosa: spasmodica e sconsiderata. Mi hai cinto nelle tue braccia da dietro e lambivi con la tua lingua la bocca, il collo, le spalle. Mi hai appoggiata alla parete ed hai continuato a stanare il mio desiderio in tutti gli anfratti possibili. La nostra voglia ha presto ...
    ... raggiunto l'apice: le mie tette nella tua mano, a stringere, accarezzare, a giocare con l'aureola dei capezzoli con la loro punta protesa verso il muro, il mio culetto arcuato e la fica madida. Mi hai guardato e mi hai trovato bellissima in questo esplicito desiderio di te, del tuo corpo, delle tue dita che, con l'altra mano, continuavano a giocare con gli orli della mia intimità scendendo di nuovo lungo la fessura aperta, gocciolante di piacere, stimolando il clitoride.
    
    Stavo con le mani appoggiate al muro in una posa che slanciava il mio corpo verso di te. Il tuo cazzo indugiava con studiata lentezza a stuzzicare l'ingresso e facendomi sporgere ancora di più verso il tuo bacino. In quel momento hai capito tutta la mia voglia di sentirlo e di possederlo dentro, stimolata come ero dalle tue dita che rovistavano dentro a giocare con la morbida pelle. Mi fai fatto perdere ogni inibizione. Mi sentivo in tua balia, esaltata dalla tua presa di uomo. Tutto di te mi ha fatto impazzire. Mentre il piacere deflagrava lungo, forte, intenso un bagliore mi ha attraversato la testa e mi sono ritrovata in una pozza di umori.
    
    Adesso mi guardo intorno in questa mia casa nuova ed immacolata e cerco di ricomporre emotivamente i vari pezzi sparpagliati di me. La fotografia di me e Claudio sorridenti ed abbracciati sulla spiaggia della Corsica occhieggia dalla mensola della libreria. L’ho spostata leggermente verso la parete. Oggi non la voglio vedere. Oggi mi voglio godere questa mia felicità ...