Il nuovo armadio (prima parte)
Data: 27/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... di maschio da sballo.
Il ragazzo si sentì catapultato dentro uno dei suoi filmini. Era quello che aveva sempre desiderato. Non credeva a quello che stava vivendo. Era realtà o fantasia? Non ci pensò due volte ad impugnare quella carne ed imboccare la cappella. Era grossa, faceva fatica ad entrare, ma lui la voleva. Era la prima volta che lo faceva. Era la prima volta che sentiva il sapore di un maschio.
L’uomo gli mise le grandi mani sulla testa. A volte solo appoggiate. A volte spingeva per farne entrare di più in quella piccola bocca. Era una cosa obiettivamente impossibile per la grandezza che sempre più andava assumendo la sua mazza. Eppure, tra conati e saliva, quasi la metà era riuscita ad entrare, per qualche secondo, ma quanto bastava per far emettere all’uomo dei grugniti animaleschi che tentava di soffocare e che aggiungevano soddisfazione alla goduria suprema del ragazzo.
“Vincenzo, dove sei?” Si sentì, fuori, la voce del collega che, non vedendo tornare più nessuno, cominciava ad impensierirsi. Andrea si staccò un attimo e, da sotto, con davanti la grossa nerchia che non voleva essere abbandonata, guardò in alto come per sapere cosa fare. L’uomo, con un dito sulla bocca, gli fece cenno di fare silenzio e con gli occhi gli fece capire di non preoccuparsi e di continuare l’impegno assunto. Immediatamente il giovane si riattaccò alla proboscide ormai tutta bagnata e riprese con passione.
La porta, che non era stata chiusa a chiave, si aprì e comparve ...
... l’altro che, alla vista di quella scena, rimase allibito. Vincenzo, con le mani sulla testa del ragazzo continuava a fargliela andare su e giù. “Giulio, scusami un attimo. Adesso abbiamo da fare. Aspettami”, disse tranquillo. Ma Giulio non si mosse. Sempre con l’espressione incredula rimase preso dall’eccitazione del momento e cominciò a massaggiarsi il pacco da sopra la tuta.
La pompa andava sempre più veloce. Quel cazzo era diventato enorme e granitico. Entrava ed usciva sempre più coperto di saliva. Anche Giulio tirò fuori il suo che presto raggiunse anch’esso delle dimensioni notevoli, seppure un po’ meno di quelle del collega, e cominciò a menarselo. “Vieni qui, dammi il cambio, ché io voglio un’altra cosa” gli disse Vincenzo e lui non se lo fece ripetere due volte, sostituendo subito il “boccone” al ragazzo. L’altro, intanto, gli andò dietro e gli alzò il sedere, mettendolo a 90 gradi. Gli calò i pantaloni della tuta e le mutande, mettendo in mostra il bel culetto leggermente peloso. “Fantastico!” esclamò, il suo cazzo ebbe un sussulto, e si tuffò con la bocca tra le due piccole natiche per baciare, leccare e bagnare di saliva quella piccola rosa che avrebbe presto deflorato. I baffi e la lingua solleticarono la parte più intima e più vogliosa del giovane frocio, che aveva ormai tirato fuori tutta la sua libidine repressa e gemeva a bocca piena.
Il maschio, dopo aver sputato sul buchetto, si alzò, sputò anche sulla mano con la quale poi avvolse il suo cazzo per poi ...