La lattaia 2 - (la spagnola)
Data: 27/11/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti
... e massaggiandolo in su e in giù come facevo io con la mia mano sinistra, chiuso in bagno quando i miei non erano in casa. Solo che era dieci miliardi di volte più fico e più eccitante. Dio, era bellissimo, Carmela mi stava facendo una sega con le tette. Il mio cazzo era sempre più duro, quando le poppe si abbassavano la cappella faceva capolino e lei la sollecitava con le labbra socchiuse o addirittura con dei colpi di lingua. Si fermò un attimo, mi guardò compiaciuta dell’evidente piacere che mi stava facendo provare. Prese le mie mani, se le mise dietro la nuca in modo che potessi afferrarla per accompagnare i suoi movimenti e ricominciò il lavoro lungo il mio cazzo. La cappella era ormai arrossata e particolarmente sensibile, lei la prendeva sempre più a fondo, le mie mani le afferrarono i capelli costringendola ad andare ancora più giù, sempre più veloce, finché non esplosi di nuovo. Sentii l’orgasmo arrivare dal. Basso, dalle dita dei piedi un formicolio risalì lungo le mie terminazioni nervose fino a darmi una scossa elettrica. Anche lei aveva intuito che stavo per venire e allontanò il ...
... viso godendosi lo spettacolo dei miei fiotti di sperma che partivano verso l’alto e ricadevano verso il basso disegnando plastiche volute biancastre. Dio che bello! Carmela m guardò soddisfatta, si rimise le tette dentro la maglietta, mi tirò su i calzoni, si alzò dalla sedia e mi accompagnò senza tanti preamboli all’uscita sul retro. “Ciao bello, passa ancora nei prossimi giorni, che ti faccio vedere qualcos’altro...” Mi sembrò che mi liquidasse un po’ troppo frettolosamente, e all’inizio ci rimasi un po’ male. Ma mentre rientravo verso casa mezzo stordito vidi arrivare la macchina del rappresentante. Giusto in tempo pensai, e tutto sommato mi rincuorai di essere stato oggetto di un regalo così fantastico. E poi mi aveva detto di ritornare, chissà quante altre cose meravigliose e proibite mi avrebbe insegnato. La mia vita, tutto ad un tratto mi sembrò bellissima. Al tempo non lo sapevo, ma crescendo imparai che quello che mi aveva appena fatto si chiamava “Spagnola”, molte altre me ne avrebbero fatte, ma nessuna fu come quella prima volta, come dice il detto: “la prima spagnola non si scorda mai”…