1. Io etreo, lei etero ed il lui di lei etero


    Data: 30/06/2020, Categorie: Etero Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    ... racconto parte della mia privata; non ho la certezza ma credo che sia gay. Pronto? Il signor Andrea sono Adriana si ricorda di me vero? Certamente! aspettavo la tua telefonata anzi cominciavo a pensare che ti fossi dimenticata di me; la sua voce è calda e sensuale mi illudo che la faccia per me: ho un principio di erezione mentre lei continua a parlare. Assolutamente no, volevo dirti che possiamo incontrarci sabato sera ed andare a cena fuori, tu vieni con la tua compagna ? No al momento sono single, pronto? ci sei ancora? si Andrea ci sono ancora solo stavo pensando che se siamo soli noi tre potremmo anche cenare a casa e poi uscire. Tu pensaci e fammi sapere Ciao. Torno a casa che ho il cazzo nello slip barzotto ed il cervello elabora strane idee. Mi sono alzato ancora primo che la sveglia urlasse, mi sono preparato per il jogging; sono arrivato per primo al parco: non c’è ancora nessuno. Ad uno ad uno arrivano “i soliti”, un breve saluto poi via per la corsa, per ultima è arrivata Adriana, sono sceso dalla macchina correndole incontro chiamandola Adriana ! Ciao Andrea corriamo insieme stamattina ? Siii. Abbiamo sintonizzato il passo lei è al mio fianco, sento la sua fragranza e vedo il suo corpo muoversi con grazia, il suo culo che balla, mi fanno male le palle. Siamo di nuovo alle macchine lei si asciuga il sudore e si copre, mi si avvicina mi dice che Marco a mezzogiorno parte rimane fuori fino a venerdì perciò il nostro incontro non dovrebbe saltare. Guardo fisso i ...
    ... suoi occhi chiari e le dico che mi dispiacerebbe perché ci tengo tanto ad incontrare Marco. Bugiardo! Mi dice lei ridendo. Si è vero non ti voglio mentire ti volevo rivedere da sola ma sono disposto ad incontrare anche il tuo lui pur di rivederti anzi se vuoi vengo a prenderti stasera: vuoi? Si!. La sua risposta rapida e decisa mi coglie di sorpresa ma lei mi incalza e mi chiede a che ora vieni? Alle 20 ti va bene per andare a cena? Mi scrive l’indirizzo e mi saluta: Ti aspetto. Per tutta la durata della cena abbiamo giocato con le parole, con gli sguardi che chiarivano i sottintesi ed il detto e non detto, ora siamo alla macchina;le chiedo: vieni da me? ma domani lavoro, anch’io ma non arriveremo in ritardo. Nell’ascensore lei si appoggia alla parete e mi fissa con i suoi magnifici occhi chiari e suoi capelli ramati lunghi e raccolti in uno chignon, non riesco a trattenermi le prendo le mani e l’attiro a me, sento il suo petto premere sul mio sento i suoi capezzoli duri. Quando entriamo in casa riprendiamo da dove c'eravamo lasciati avviandoci verso la camera da letto; le mie dita afferrano la zip del vestito e la tirano verso il basso cosicché che l’abito le scivola di dosso e resta nuda: bella!!. I nostri corpi nudi si avvinghiano sul letto, le sue gambe mi cingono i fianchi mentre le nostre labbra si uniscono in un caldo bacio e le nostre lingue si scontrano, si toccano, si cercano con frenesia; la mia mano riesce a raccogliere un suo seno morbido con il capezzolo turgido e ...