L'evoluzione di una coppia
Data: 01/07/2020,
Categorie:
Lesbo
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: AldoBum
... gli occhi sul suo passato da troia del paese, mi spinse a parlare.�Luisa, scusa se te lo dico, ma i tuoi amici questa sera mi sono sembrati un po' invadenti. Ti hanno ronzato sempre intorno e mi è sembrato che ti abbiano sfiorato in più occasioni�. Intanto l'accarezzavo, sul letto, massaggiandole la schiena e scendendo fino al suo culetto.�Ma cosa dici Luca! Con Alberto e Diego sono cresciuta, è il loro modo di fare. Certo sono dei bei ragazzi ma non ti devi preoccupare�.Facile a dirsi. Io sapevo cosa avevano visto i miei occhi e soprattutto cosa avevo saputo nei bagni. Non volevo però dirle ancora niente. Avevo paura della sua reazione.�Sarà, ma a me è proprio sembrato che ti brancicassero per bene�. Intanto avevo raggiunto il solco e le mie dita le stavano accarezzando il buchetto e il perineo. Sentivo che stava cominciando a bagnarsi, aveva allargato leggermente le gambe ed inarcato la schiena.�Ho visto come ti hanno messo le mani sulle cosce quando io mi sono allontanato�.Mentre lo dicevo avevo davanti agli occhi la scena e il cazzo prese a crescermi negli slip.Fu inevitabile che si accorgesse della cosa. Ero appiccicato alla sua coscia. Si girò a guardarmi e vide che ormai ero in completa erezione.�Luchino! Maiale, ti stai eccitando al pensiero che quei due mi abbiano tastato le cosce?�. E sorrise maliziosa.�Povero Luca, ti ho proprio trascurato questa sera, ma sai, rivedere Alberto e Diego mi ha fatto tornare alla mente tanti ricordi�. Intanto mi ...
... aveva tirato fuori il cazzo e me lo stava lentamente menando.�Ci siamo divertiti tanto insieme; ma a te non dispiace, vero caro?�. Mi guardò maliziosamente negli occhi, sorridendo mentre mi segava sempre più forte.Oramai ero in suo potere, aveva capito tutto; ma io ancora avevo paura di aprirmi completamente, avevo paura delle conseguenze sulla nostra vita, una volta rientrati a casa. Avevo paura di perderla; e però ero lì come un idiota, con il cazzo duro impugnato da Luisa, un'aria da porca mai vista prima. Mi stava guardando con una luce negli occhi che era meglio di qualsiasi racconto. Era una confessione silenziosa e io sentii di non potermi trattenere oltre. Con un singhiozzo soffocato le esplosi in una mano, i fiotti di sborra che sembravano non finire mai. Una sensazione tremenda e allo stesso tempo bellissima.Mi accasciai sul letto mentre cercavo di rimettere in ordine le idee. Dovevo reagire. Dovevo cercare di soddisfarla. Non potevo lasciarla un'altra volta a bocca asciutta, mentre io venivo in giro come un coniglio. Cercai di affondare la faccia nelle sue tette, di accarezzarla, ma lei sembrò intuire che lo facevo quasi per una sorta di ansia.�Non ti preoccupare caro. Non è necessario. Adesso rilassati. La vacanza è appena iniziata e ci divertiremo un sacco. Ora dormiamo. E ricordati: quello che succede al mare, rimane al mare�.Mi fece un occhiolino, sorridendo, e andò in bagno a prepararsi per la notte.Le sue ultime parole mi frullarono in testa a lungo. ...