Finestrino rovente - Racconti Erotici

Finestrino rovente

... una faccia decisamente più raccomandabile di quell’altro di prima, tutto sommato se fosse stato pulito magari si poteva anche fare qualche numero:”ok, ma chiedi se sono puliti perché se no vomito” Gianni era un po’ imbarazzato:”Ehm . . . cosa volete fare di preciso?” Il tipo rispose serafico:” Guarda, mia moglie ti fa un bel pompino con ingoio se vuoi, se anche la tua ricambia affare fatto” Gianni mi guardò con quella faccia ormai da porco:”Va bene va bene, ho capito che vuoi farti spompinare da quella li, però io in quell’auto non salgo, non so chi siano, non mi fido” Gianni guardò il tipo:”Si, si può fare però mia moglie preferirebbe non scendere dall’auto . . . .“ Ancora il tipo:”nessun problema, vengo io al finestrino! Tu vieni al finestrino di mia moglie allora“Gianni ed io Ci scambiammo una occhiata veloce fra di noi, lui aprì la portiera e scese, l’altro veniva già verso di me, io infilai gli occhiali scuri per mantenere l’anonimato, tirai giù il finestrino e, appena il vetro arrivò a terminare la sua corsa, mi trovai davanti al naso una cappella tesissima, guardai più in alto e vidi l’espressione del tipo sorridente:”Sì signora, mi faccia un bel succhione la prego, ho una voglia che non ne ha idea” Restai un po’ interdetta, era avvenuto tutto troppo in fretta per me ma ormai il dado era tratto e non potevo esimermi. Prima però volli sincerarmi della pulizia, glielo presi in mano e anzitutto lo annusai e per fortuna profumava di bagnoschiuma, bene, almeno è pulito ...

... mi dissi tra me e me, ma puntualizzai subito:”Ok, però sia chiaro: non mi puoi venire in bocca! E nemmeno in faccia! Quando è ora avvisami che ti faccio schizzare di lato ok” Lui ci restò un po’ male ma non si sottrasse:”ok ok, peccato però” Peccato un cazzo pensai dentro di me, con tutte le malattie che ci sono in giro ci manca pure che mi faccia spruzzare in bocca, anzi la prossima volta mi sa che gli metto un bel goldone, glielo menai un paio di volte per sentirne bene la consistenza, mi sistemai meglio sul sedile mettendomi sulle ginocchia alla pecorina dentro l’auto in modo da avere la testa ben rivolta verso l’esterno del finestrino, mi sporsi quanto bastava e poi iniziai l’opera con una bella leccata sulla punta e sentire che sapore aveva, era dolce, meno male, allora non persi tempo e iniziai a ciucciarlo come un ghiacciolo mentre lo segavo decisa, eravamo bene o male in un posto pubblico, i rischi di essere visti c’erano, meglio far presto. Il tipo godeva molto, ad ogni pompata ansimava e spingeva il cazzo più in fondo nella mia bocca e poi se ne uscì così:”Che bel pompino, davvero una favola, sono sicuro che anche tuo marito si sta divertendo di brutto, la mia Deborah è una succhiatrice di cazzi incredibile” Onestamente questa frase non mi fece un granchè piacere, anzi mi fece tornare in mente che quel porco di Gianni se la stava sollazzando ben bene con quella ardita pompinara! La gelosia femminile quando arriva è terribile, cercavo di non pensare ma in realtà ci ...