Ho perso la testa in palestra!!!
Data: 04/07/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sessofortemilano
... entrambi sembrava trasmettere milioni di messaggi che correvano come vibrazioni...come scosse elettriche....
Marco rimase immobile, piegato in due sotto la doccia bollente e con quel grosso cazzone che si muoveva tra le sue morbide chiappe come un'anaconda feroce.
Lo sconosciuto capì che era ora di prendere l'iniziativa e prese Marco per i fianchi facendogli sentire il cazzone in tutta la sua bestialità.
Marco era oramai su un'altra galassia, sentiva solo il desiderio di essere posseduto come la più troia delle troie. Senza ritegno. Senza vergogna!
Approfittando del sapone che ancora era sul corpo di Marco, lui faceva scorrere il suo attrezzo su e giù tra le natiche...Poi lo faceva andare tra le gambe di Marco, così che il suo cazzone potesse strofinarsi con quello di Marco.
Marco allungò una mano tra le gambe e lo impugno' e lui cominciò ad ansimare.
Marco aveva paura che qualcuno potesse arrivare, anche se oramai ci doveva essere solo qualcuno alla reception che aspettava per chiudere, ma non riusciva proprio a fermarsi.
Ancora una volta fu lo sconosciuto a decidersi e, inginocchiandosi, cominciò a leccare il sedere di Marco.
La sua lingua andò dritta al buchetto voglioso di Marco e piano piano, lo convinse a cedere e ad aprirsi per accoglierla tutta dentro.
Marco avrebbe voluto sborrare mille volte, ma voleva anche aspettare per godersi al massimo tutto ciò che accadeva, quindi stava attento a non menarselo troppo in fretta o troppo ...
... intensamente...
Lo sconosciuto era oramai fuori controllo anche lui. Ansimava, leccava e infilava lingua e dita...prima una, poi due, tre........Marco era in una sorta di trance che non aveva mai sperimentato prima.
Poi il porco decise che era ora; ritornò in piedi e puntò il suo grosso cannone verso il buchetto bollente e vogliosissimo di Marco.
Marco non poteva ne voleva resistere. Tutto ciò che voleva, in quel preciso momento, era sentire quell'enorme affare che gli slabbrava il culetto vergine.....e fu ciò che ottenne!
Appena la grossa cappella durissima si fece strada nel piccolo buchetto, Marco pensò che sarebbe morto per lo suqarcio e per il dolore......ma invece, piano piano, con evidente maestria, lo sconosciuto lo fece rilassare e lo infilò tutto dentro, un millimetro per volta.
Nel giro di chissà quanto, Marco si ritrovò ad aver coronato un suo antichissimo desiderio, e si ritrovò con quel grosso cazzo che gli andava su e giù per il culo!
Si sentiva la più lurida delle troie, ansimava pesantemente e dimenava il culo per andare incontro al cazzo che lo stava impalando con sempre maggiore vigore.
Poi, chissà come, udirono un rumore negli spogliatoi e si paralizzarono. Era qualcuno che, senza entrare e, per fortuna senza averli visti, li sollecitava ad uscire.
Marco e lo sconosciuto si staccarono e Marco fece per andare via.
Lo sconosciuto però lo trattenne e gli disse che non esisteva proprio che lui lo lasciasse così.
Marco lo guardava in viso per ...