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Asiago - L'inseguimento
Data: 05/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey
... di carne cedette. La donna spinse lentamente in fondo e poi ritrasse il giocattolo quasi sino a farlo uscire. Pensò bene di ungere nuovamente il fallo prima di reimmergerlo nel retto dell’uomo. Gas soffiava rumorosamente per rilassarsi ed evitare di lacerarsi durante l’andirivieni dell’intruso. - Meno attenzioni e più energia – la richiamò Scheggia – non siamo mica qui a vedere te che vuoi fare la carina con uno stronzo. Vogliamo che lo sfondi per bene, chiaro? La ragazza pensò a quanto aveva fatto quell’uomo per lei. Le aveva dato consigli preziosi e aveva fatto di tutto per farla scappare, ma era stato anche complice di quegli animali a due gambe che l’avevano violentata e umiliata come mai le ero successo prima. Scattò in lei un furore vendicativo che crebbe al pari della velocità con cui possedeva l’uomo inginocchiato davanti a lei. Gas iniziò ben presto a gemere e le sue lamentele influirono sull’azione devastante di Marina. Il ritmo e l’energia della sodomizzazione crebbe. I gemiti si trasformarono in grida sincronizzate con gli affondi subiti. Marina si divertì anche a regalargli sonore sculacciate che arrossarono vistosamente le natiche glabre dell’uomo. Ad esse alternò vigorose strizzate ai testicoli e schiaffi al membro. Rallentò e si fermò solo quando la sua vittima scoppiò in singhiozzi irrefrenabili. - Brava! Hai fatto proprio quello che volevamo. Però lui è sempre uno della banda e non avevi diritto a divertirti con lui, sculacciandolo e strizzandogli i ...
... coglioni, ma solo di obbedire ai nostri ordini. Adesso ne pagherai le conseguenze. Nel toglierla dal corpo di Gas, Marina si accorse di avere lo strap on striato di sangue. Lama la trascinò verso il caminetto, dove erano stati fissati due anelli metallici, mentre il Grosso le sfilò la mutandina fallica. I polsi della donna furono legati ad essi e così Marina si trovò con il ventre e i seni riscaldati piacevolmente dal calore della legna che ardeva. La posizione era un po’ scomoda perché le braccia erano aperte, ma il peggio arrivò quando una scudisciata la colpì al sedere. Urlò per l’improvviso dolore che partì dai glutei e le esplose nel cervello. Ad esso fecero seguito venti colpi cadenzati dai cori dei tre uomini che si alternavano a fustigare la ragazza e a conteggiare le scudisciate. Gas vide con un misto di orrore e di eccitazione il sedere tornito di Marina divenire ben presto di un color cremisi. Dopo le scudisciate, i tre uomini presero dei gatti a nove code costruiti artigianalmente con dei tronchetti di legno a cui avevano annodato pezzi di fune e iniziarono a frustare la schiena di Marina. Non risparmiarono energia nel colpire la schiena levigata della donna che gridò a ogni colpo ricevuto. Ancora una volta ricevette trenta colpi, dieci da ciascuno dei carnefici. Impossibilitata a muoversi per non far soffrire la pelle martoriata, Marina fu quasi sostenuta di peso da Scheggia e il Lama quando fu sciolta da quella posizione per essere ruotata di fronte. Ora erano il sedere ...