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Asiago - L'inseguimento
Data: 05/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey
... e la schiena che ricevano il doloroso calore del caminetto, mentre i tre uomini si dedicarono a frustarle i seni, cercando di colpire soprattutto i capezzoli, poi il ventre e infine la parte superiore delle cosce. Il candore della pelle si trasformò in un intreccio di strisce rossastre che rendevano Marina simile a un quadro di Kandinsky. La sua mente era pietrificata da quanto stava accadendo e ormai il terrore di una morte imminente a suon di frustate cominciava a far capolino tra i suoi pensieri. Contò mentalmente trenta, quaranta, cinquanta colpi e i tre carnefici sembravano ancora inappagati nel vedere il suo corpo gonfiarsi in strisce color corallo. Continuarono per un tempo indeterminato: la donna non sapeva quanto tempo fosse passato. Si fermarono per ammirare la loro opera oscena. Lama accarezzò ripetutamente le tracce gonfie lasciate sulla pelle martoriata della sua vittima. Marina rimase con il capo chino, incapace di tenere sollevata la testa per l’inimmaginabile dolore che le assorbiva ogni energia. Gas udì i suoi flebili lamenti che instillavano dolore nelle sue orecchie al pari delle lacerazioni che Marina le aveva inferto alle viscere. In quel ...
... momento sentì un insostenibile senso di colpa per avere contribuito a rapire la giovane e farle subire uno stupro che le avrebbe segnato la vita per sempre. Marina era inebetita e quasi si augurava che uno sparo pietoso mettesse fine alla sua esistenza. Un botto improvviso sembrò la risposta ai suoi lugubri pensieri, ma assieme ad esso vi furono grida incomprensibili e uno strepito di scarponi che calpestavano il pavimento. - Polizia! Fermi tutti – udì in mezzo al frastuono di colpi e di ordini urlati a squarciagola. La tensione evaporò come acqua sull’acciaio incandescente e Marina si lasciò andare di peso, rimanendo appesa per i polsi. Quando riaprì gli occhi, sentì che qualcuno le stava parlando e il bruciore della pelle era stato mitigato da creme emollienti. Sforzò di sorridere all’uomo che le stava chiedendo se riusciva a sentirlo e con un cenno affermativo del capo lo rincuorò. Girò il viso attorno a sé e vide Gas seduto sulla poltrona coperto da un telo pesante e con la testa ciondoloni. Nella stanza c’erano tre poliziotti oltre all’ufficiale in borghese che la stava sorreggendo. L’incubo era finito. La vita, segnata da una profonda cicatrice, sarebbe continuata.