1. Io e mio fratello


    Data: 05/07/2020, Categorie: Tabù Autore: Karny0

    Mi chiamo Angela, ho 21 anni e sono di Roma; sono alta 1.68 circa, capelli corti neri, occhi azzurri, una 3 di seno, ben fatta, insomma. Sono iscritta all’università, 3° anno di lettere e filosofia, mi piace molto leggere e scrivere; sono fidanzata da 2 anni con Fabio, conosciuto all’università e, finora, va tutto per il meglio.Ho un fratello più piccolo, Luca, 18 anni, alto 1.80 (chissà dove arriverà), capelli castani un po’ lunghetti, occhi marroni: un bel ragazzo, anche se ancora molto bambino… . Frequenta il 3° liceo classico (è stato bocciato un anno) nella stessa scuola in cui andavo io: per un anno, lui faceva il primo e io il quinto, siamo andati praticamente a scuola insieme (…).Io non ho mai avuto problemi a scuola; ho sempre raggiunto con non troppa fatica la media del sette e mi sono diplomata con 83/100. Mio fratello, al contrario, non è una cima: raggiunge sempre a stento la media del 6 e in secondo superiore è stato bocciato. Per questo motivo (e con mia “grande gioia”…), mi tocca spesso dargli ripetizioni private, soprattutto in matematica e latino; ma d’altra parte, sono la sorella più grande e assolvo i miei compiti.L’avventura che voglio raccontarvi risale al marzo scorso; Luca avrebbe avuto l’indomani un compito in classe di matematica e, come al solito, a me toccava farlo ripassare. Nonostante i miei aiuti, in matematica non era mai andato oltre il 6 e mezzo (è proprio un caso disperato), anzi, spesso viaggiava sul 4, 4 e mezzo. Quel giorno lo stavo ...
    ... aiutando a fare le disequazioni, quando ad un tratto lui col suo solito sorriso di sfida (è nell’età in cui crede di spaccare il mondo…) mi disse :- Scommetti che domani al compito in classe prendo almeno 7?-- Sì sì, come tutte le altre volte – feci io, avendo già sentito quella frase almeno una decina di volte.- Stavolta me lo sento, è la volta buona – mi rispose sempre più convinto.- Guarda che se vai bene in matematica io sono contenta, mica te la sto tirando. Il fatto è che se prendi 7 tu mi sa che viene giù la neve! – prendendolo un po’ in giro.- Allora facciamo così – disse facendosi serio – se prendo meno di 7 tu non mi devi più aiutare a fare i compiti, se prendo più di 7 mi fai un bocchino!-- Ma che stai dicendo!!! Ma ti sei ammattito? (Anche se l’idea di non doverlo più aiutare a fare i compiti era molto allettante…) –Lo vidi dagli occhi che affilava le sue armi, le caricava, mirava e sparava.- Allora io dico a mamma e papà che tu alle superiori, in gita, ti sei fatta una canna!-Mi aveva colpito.L’episodio a cui si riferiva risaliva alla gita che avevamo fatto in quinto superiore; una sera girava una canna in camera e io avevo voluto provare, ma niente di più; tanto più che non mi era neanche piaciuto e da allora non ho provato più niente di simile (neanche una sigaretta). La frittata l’aveva fatta una mia amica (deficiente) che un giorno all’uscita di scuola, con mio fratello presente, se ne era uscita con un “Perché non vi ricordate quando ci siamo fatte tutte una ...
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