1. Mi hai reso femmina


    Data: 05/07/2020, Categorie: Trans Autore: 1948

    ... mia bocca verso il tuo inguine affondando a ogni colpo di più.Ecco, ora é tutto dentro, lo sento scendere in profondità, il prepuzio mi chiude la gola.Non posso respirare ma il momento é molto bello e non me lo voglio perdere.Per alcuni lunghi secondi rimango immobile piegata sulle ginocchia davanti a te con il tuo cazzo nella gola. Resto avvinghiata alle tue natiche con una mano.Sento un gemito provenire da sopra la mia testa: sei tu che dimostri l'apprezzamento.Sei tutto rosso in faccia e cominci anche a sudare. Mi accorgo che anche tu stai trattenendo il respiro.Ti lascio uscire dalla bocca e riprenderti un po’ così anch'io prendo una boccata d'ossigeno.Mi rialzo in piedi. Mi accorgo solo ora che sono più alta di te; saranno forse i tacchi da 15 cm delle mie scarpette eleganti in vernice neraPremendo sul tuo petto ti faccio cadere sul divano.Mi sdraio accanto a te con un piede a terra e l'altro sul divano mentre sorseggio dal bicchiere mi chiedi con un sussurro "se puoi".Ti rispondo allargando le gambe con movimento lascivo e lasciandomi andare ad un sospiro.La tua mano esplora il mio ginocchio, risale lungo la coscia sfiorandola con delicatezza, indugia sull'orlo del vestito, si sofferma sul reggicalze.Ti fermi per un attimo in preda all'indecisione e poi la infili di sotto quando vedi che reagisco chiudendo gli occhi e abbandonandomi al piacere.La tua mano mi fruga tra le cosce alla ricerca della dolce fessura.Ti accorgi solo in quel momento che c'é in me qualcosa ...
    ... di anomalo.Le tue dita cercano disperatamente un clitoride da violare con le tue dita.Ma lì non c'é nulla, niente labbra, nessuna fessura, nessun bottoncino.La pelle é liscia e vellutata. Mi guardi terrorizzato e smarrito. Forse hai finalmente capito.Ti afferro con decisione la mano, ti sfido con gli occhi a ribellarti, la spingo in giù, in mezzo alle mie cosce aperte.Ora ti accorgi che lì c'é qualcosa di estraneo, di molto particolare su un corpo di donna.Piegato verso le natiche, ben nascosto in mezzo all'inguine c'é un pene, non eccessivamente evidente per la verità. É floscio e un po’ atrofizzato.É costretto in quella strana posizione da un nastro di raso violetto che lo avvolge sulla punta, passa attraverso il solco anale per finire legata attorno alla vita.I testicoli non si vedono più; lo scroto vuoto e così striminzito da sembrare le piccole labbra di una vagina.Non c'é ombra di peli sul pube.Nei tuoi occhi vedo la grande meraviglia su uno sfondo di sconcerto.ora sei mio e cerco con tutta la mia volontà di averti.Ti porto con delicatezza a toccarmi l’intimità.Ti sei irrigidito e devo forzare le dita e per farmelo prendere in mano.Poi ti rendi conto che é un'esperienza piacevole ed allora la mano si rilassa e prendi confidenza con quello che mai avresti pensato di toccare e tenere in mano.E’ una nuova sensazione per te e ti scopri affascinato da ciò che non ti saresti aspettato.Ora cerchi di liberare il glande. La cordicella si svolge e lo libera da quella scomoda ...
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