1. Tenerezze mancate


    Data: 06/07/2020, Categorie: Sensazioni Altro, Autore: Idraulico1999

    ... un nuovo cliente, in quanto il titolare &egrave qui per i dettagli di un�ordinazione. Il superiore ci tiene a far vedere che nella sua azienda vi sono belle donne, lui che quando può si reca in Brasile o in Indonesia per sfogare le sue repressioni accumulata, poi appena può ne approfitta per mostrare le sue donne, quindi in ufficio siamo tutte sempre tirate anche quando ci capita d�essere in giornata no, poiché dobbiamo essere sempre impeccabili. In quel frangente aprii la porta dello studio molto chiaro per via della grande finestra alle spalle della scrivania, il direttore e il cliente erano seduti l�uno di fronte all�altro, m�avvicinai alla scrivania e appoggiai il prospetto dell�ordine su di essa, con spontanea naturalezza lo aprii, poi come un copione già visto mi spostai sulla sinistra e guardando il capo attesi che mi presentasse:�Questa &egrave Maddalena, la mia assistente. Tenga presente di qualsiasi cosa avesse bisogno lo chieda pure a lei, perché qua dentro &egrave la migliore�.A quel punto, con un sorriso mi voltai verso il signore per la stretta di mano di rito, la mia mente sennonché vacillò, avevo la voce tremolante, a un tratto non sapevo che cosa dovevo o potevo fare, lui mi salutò con la sua calorosa voce che udii spesso di nascosto da dietro il telefono, quando lo chiamavo e poi non rispondevo. In quell�istante mi sentii svenire e per togliermi dall�imbarazzo feci finta d�avere un attacco di tosse e corsi in bagno scusandomi con un gesto della mano. ...
    ... Suppongo che il direttore non abbia ben accolto il gesto, però l�unica cosa che m�impediva di crollare era la fuga, in tal modo mi sedetti nel bagno, mi lavai il viso, perché non potevo continuare così, alla fine mi calmai un poco e dopo essermi rifatta il trucco ritornai da loro. Non so come ho fatto a stare mezz�ora in quell�ufficio senza rischiare di saltargli addosso, a dire il vero non sono riuscita a capire bene quegli apprezzamenti che lui faceva nei miei confronti, spinto dalla millanteria e dalla spavalderia del boss, che neanche tanto di nascosto aizzava il poveretto di turno nel guardare le curve della sua assistente, ogni qual volta che io m�alzavo e prendevo un fascicolo nello scaffale.A casa ci sono arrivata svigorita con la testa pesante, con il cuore impazzito e la pelle arricciata, perché la prima cosa che mi &egrave venuta in mente di fare &egrave stata quella di lasciarmi andare a quel pensiero che mi tormentava e sdraiata nel letto mi sono accarezzata per interminabili minuti, fin quando la pelle non ritornò morbida e la mente finalmente priva di forze. Il mattino seguente mi sono svegliata con un pensiero fisso in testa, il solito, però più forte, dato che in quel pensiero c�era anche lei, quella donna che riempiva le sue serate, perché penso che a volte per poter raggiungere un obiettivo si &egrave in grado di compiere qualsiasi cosa, soffrire, tradire e anche uccidere. Se lei morisse, io avrei la strada libera, pensai, in fondo non &egrave complicato, lei ...
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