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Tenerezze mancate
Data: 06/07/2020, Categorie: Sensazioni Altro, Autore: Idraulico1999
... abita in periferia e utilizza sempre l�autobus per andare o per tornare a casa. Un incidente stradale, uno stupro o cose simili. Io m�accorgo a quel punto che la questione mi passa per la testa con decisione e con naturalezza, m�alzo, faccio la doccia e quel pensiero rimane lì, fisso e indelebile, tentare un sacrificio per raggiungere un uomo irresistibile. Guardo frattanto l�orologio appeso al muro, sono le dieci e quaranta, in quanto lei esce di casa di solito alle undici e utilizza l�autobus alla fermata di fronte a casa sua dall�altra parte della strada in una zona poco trafficata. Lei è puntuale, indossa una minigonna e un giubbotto rosso, chiude la porta di casa, poi s�avvicina al marciapiede, lo supera, la mia auto è in moto, la marcia è inserita, nessuno in vista e quando lei attraversa affondo il piede sull�acceleratore. In un attimo sono lì, davanti a lei che stravolge gli occhi e si blocca in mezzo alla carreggiata, io chiudo gli occhi, aspetto soltanto di udire il rumore sordo di lei sul cofano. Il piede destro, immediatamente e istintivamente frena, pigia il pedale più forte che può, la corsa termina in uno stridio di gomma bruciata, io apro gli occhi, lei è lì davanti a me che mi osserva, pure io la guardo. No, non esiste, non può valer la pena di compiere un�azione così per un uomo, non ci sarebbe più posto per l�amore, soltanto l�afflizione, il rimpianto e il rincrescimento. In quell�istante esco dall�autovettura, balbetto qualcosa, ...
... qualche scusa, lei s�accascia sul ciglio della strada con le gambe tremanti per lo spavento, io l�invito a salire in macchina, facciamo qualche chilometro prima che iniziamo a parlare, perché la paura è stata consistente:�Non t�avevo vista attraversare, scusami ancora�. Lei acconsente, poi mi guarda e si mette a ridere:�Pensa tu se dovevo morire oggi, dal momento che devo annunciare al mio uomo che sono incinta di tre mesi�.Incinta di tre mesi? Io stavo per commettere il più grande errore e la più gigantesca malefatta della mia vita, per il fatto che non sarei mai riuscita a sopravvivere né a perdonarmelo. Parliamo pochissimo ed evito attentamente di dialogare di lui mentre l�accompagno in centro, in mente mi cadono addosso tutte le paure, i rancori e i risentimenti s�infrangono nell�intelletto, giacché non posso rubare il papà d�un figlio che ancora deve vedere la luce, non sarebbe giusto né opportuno, sarebbe un peccato mortale. E� già un po� che non rincorro il signor Jones, eppure la mente è ancora lì con lui, ma il corpo si dedica alla vita, al lavoro e alle serate in compagnia di qualche amica. Ogni volta che le pratiche della ditta mi capitano tra le mani ho un tuffo al cuore, tuttavia tengo duro cercando di resistere. E� già estate e sulla spiaggia si sta volentieri al calore del sole, una nuova vita, una nuova ispirazione, con il vento caldo che spazza via i ricordi, perché ci si tuffa nella nuova acqua e mentre sono lì beatamente sdraiata una mano mi tocca ...