Pat e la follia - Racconti Erotici

Pat e la follia

L'avevo conosciuta sul sito di Annunci69 nei trav/trans delle Marche. E, come le avevo detto, era la persona più sexy che avessi mai avuto occasione di ........ conoscere. Era davvero una femmina mancata da tutti i punti di vista. Elegante di buon gusto nel vestire ma soprattutto come nessuna donna vera era riuscita - senza fare assolutamente nulla - a incendiare la mia fantasia. La desideravo ma sapevo che era irraggiungibile e, per me, fuori portata.

In ogni caso diventammo buone amiche e cominciò a insegnarmi un sacco di cose (come truccarmi, come vestire e come ...incontrare la gente)

Finché un giorno conobbi un tedescone che, nonostante il mio aspetto, invece, rimase affascinato dai mei modi. Per quasi venti giorni mi portò in giro per l'Italia fregandosene delle convenzioni e facendomi fare una vacanza da gran signora in cambio delle mie .......molto assidue attenzioni.

Durante un ...intervallo tra una ...attenzione e l'altra, quasi per scherzo, gli parlai di un mio progetto e - incredibilmente - si offrì non solo di finanziarlo ma di darmi le garanzie sufficiente per realizzarlo.

Naturalmente ne parlai a Pat. Non sarei mai stata in grado di affrontarlo da sola. Il progetto consisteva nell'apertura di un centro Fitness in una fantastica zona dell'Abruzzo.

Il mondo era pieno di saune per maschietti in calore. Quello che mancava, invece era un centro benessere vero e proprio legato al mondo di cui io e Pat facevamo parte e che si occupasse non solamente ...

... degli aspetti...sessuali ma anche del benessere degli ospiti .

Ormai eravamo diventate buone amiche e i sogni reciproci ci erano perfettamente noti.

Dopo un anno di attività le cose andavano benissimo e stavamo pagando i debiti senza particolari difficoltà. Ogni tanto facevo qualche extra con il nostro finanziatore e mi abbonava qualche soldo.

Da noi cominciarono a venire davvero quelli che volevano passare un week end ...en femmes e cominciammo anche a erogare servizi dietetici, e di fitness generalizzata. Facevamo corsi di trucco per travestiti e, appunto, nel giro di un anno il centro era notissimo nell'ambiente e anche fuori

- La signora Marisa alla reception! Annunciò melodioso l'altoparlante

Una splendida trentacinque/quarantenne era alla reception.

La nostra receptionist sapeva che in caso di nuovi clienti avrebbe dovuto affidarli a me o a Pat. In questo caso, Pat era impegnata quindi toccò a me.

Quando arrivai all'ingresso la donna riconobbe immediatamente il travestito che era in me: Inarcò immediatamente le sopraciglia ma non rimase sorpresa più di tanto. A mia volta, feci finta di niente e :

- Buongiorno, signora ....? Chiesi, accentuando volutamente il mio vocione che non avrebbe mai, in ogni caso, ingannato nessuno e tantomeno una donna. Normalmente i clienti ....normali, a questo punto, con un sorrisetto ironico ci comunicavano che ......avevano un impegno improvviso e se la davano a gambe, mentre un o una cliente del nostro giro, invece, ...