1. 089 - Mamma Sofia, suo figlio Cristiano e la sorella


    Data: 07/07/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... anno prima lei era stata per motivi di studio in Inghilterra e compresi allora la provenienza di quelle pubblicazioni. La seconda si chiamava invece �LESBIAN� e poi una terza �GAY PARADISE�, quindi un�altra il cui titolo mi fu grandemente d�aiuto: �INCEST� . Interessato la sfogliai e vidi scene di sesso tra padri e figlie, tra mamme mature e figli giovani, tra anziani signori e ragazze sui diciotto, insomma c�era tutta la possibile gamma di rapporti incestuosi. Le chiesi allora se si faceva ditalini guardandole e lei abbassò il capo con vergogna. Le misi l�indice e il medio sotto il mento e le sollevai il viso. Era rossa paonazza ma aveva sul viso, come un sorriso che non sbocciava, compresi che sarebbe bastata una battuta a riguardo e lei si sarebbe aperta come una rosa il mese di Maggio. Ridacchiando un po� le diedi così il benvenuto nella nostra peccaminosa famiglia e lei mi fece vedere il suo magnifico sorriso a trentadue denti. Le accarezzai il viso e lei questa volta non mi respinse, la mia mano sul collo, poi su una spalla, la spallina del reggiseno cadde e lei non si preoccupò di rimetterla al suo posto, con le nocche delle dita scesi e le sfiorai un seno, passai sopra al reggiseno e proseguii il tragitto scendendo sulla pelle nuda dell�addome, ancora più in basso sfiorai impalpabilmente il ventre e scesi sopra le mutandine sul pube. Lei mi sorrideva ancora e con una mano mi accarezzava il torace, anche lei scese poi più in basso, ma il suo percorso fu meno lento del ...
    ... mio, in un attimo si impossessò del mio membro. Compresi allora che questi movimenti già appartenevano al suo bagaglio di esperienze, me lo scappellò liberandomi il glande gonfio e arrossato, ora io le ero vicinissimo, la cappella strusciava contro il lenzuolo del letto, lei con la manina me lo teneva da sotto, scivolò poi fino alle palle, le soppesò e le palpò, poi ancora a impugnare la mia erezione. Le sue gambe erano aperte, invitanti, mi prese la mano e me la condusse sopra alle mutandine, poi con due dita prese l�elastico e creò lo spazio affinché io potessi infilarvi la mano. Lo feci e le mie dita superarono i suoi biondi e serici peli e si insinuarono fra le labbra della fighetta bagnatissima.Lei mi stringeva ancora il cazzo, che ora mostrava sul meato una pesante goccia di liquido perlato, con la mano libera questa volta si spostò le mutandine di lato e mi attrasse verso di se. Si strofinò il glande contro la figa fino ad aprirsi le labbra e lo appoggiò contro la sua invitante apertura, non mi restò che muovere il bacino in avanti e compresi in quel momento che cos�era il paradiso.La fighetta di Daniela era strettissima, con la mamma mi sembrava sempre di sfondare una porta aperta, mentre con lei il cazzo scivolava dentro inguainato strettamente, avvolto in tutta la sua superficie, a mano a mano che entrava sentivo che dentro, le strette pareti si aprivano, come il Mar Rosso davanti a Mosè.La mamma entrò e fu, come uno tsunami, gridò, ci insultò, si percosse il capo, ...
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