1. Nella mente di Alice ( cap. 3 )


    Data: 07/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Darkness

    ... sembra fluttuare nel bianco accecante e luminoso. Volteggia nel nulla, nella sua mente troppo luminosa ma priva di tutto. “Alice, Alice, Alice” una voce soave rimbomba nell'aria. Luce troppa luce, gli occhi di Alice si riducono a due sottili fessure, tutto quel bianco l'acceca. Pace. Silenzio. Un sottofondo musicale, un carion? Una musica suadente seppur inquietante. “Alice, Alice, Alice?” la voce. La giovane cammina, inoltrandosi nel candore del luogo scacciando via il pensiero di essere incosciente per un atto simile. Determinata avanza lungo i meandri della sua mente ripetendosi più volte che essendo un sogno nulla potrà farle del male seriamente. Un carion, una giostra dorata con dei cavalli neri che galoppano a suon di musica. Sopra uno di loro c'è la ballerina. “Alice vieni qui!” la esorta. La ragazza avanza. Ma in quel attimo un suono di un violino la fa trasalire. È vicino. La giostra si ferma perfino la melodia. Il violinista è qui. “Presto devi andare sta arrivando.” “Chi sta arrivando?” “Il marionettista… vuoi che ti trasformi in una marionetta?” “Io...”Alice non sa cosa dire. Il marionettista è Andrea? Lei l'ha visto ma di certo non l'ha trasformata in una marionetta, poi è solo un sogno. Solo un sogno Alice. “ No, non vado via” continua lei. La ballerina scuote il capo. “ Corri vai via prima che sia troppo tardi!” Troppo tardi. Troppo tardi. È già troppo tardi. Ad un tratto, quando la melodia del violino si fa sempre più vicina, un teatro compare dal nulla. Un ...
    ... teatro di marionette, vecchio con il tendone rosso rattoppato. C’è il violinista lì, viene tenuto per i fili, la musica continua. Straziante e dolce. Segue le forme spigolose del corpo fatto di legno difronte a lei, i fili, due, li percorre lentamente come ad aver paura di guardare in alto e scorgere… chi?... Cosa? Due profondi occhi neri la fissano. Oscurità e immensità. Andrea. “Sei un marionettista?” “Sai che lo sono!” “Come potrei saperlo? “ “Ci conosciamo abbastanza, lo sai, sono io a guidarti…” fa muovere i fili e il violinista inizia a saltellare. “Mi… mi… muovi come lui?” Alice è incredula, ad occhi sgranati guarda lui, il marionettista negli occhi. Lei è una sua marionetta, ha dei fili bianchi forse invisibili, forse no, abbassa lo sguardo sulle mani, le studia, cercando dei fili ma non li trova. “No… io muovo i fili del tuo desiderio, del tuo lato lussurioso e perverso. Verrò da te ogni qualvolta voglio e farò tutto ciò che voglio . Tu dovrai solo compiacermi. “ La giovane non ha mai sentito tanta fermezza nel parlare, un discorso surreale che in un altro contesto gli avrebbe strappato solo una risata. Ma ora no, si sente soggiogata da quello sguardo e quelle parole. Si scopre di desiderare come non mai il suo corpo. Di sentire il suo calore, la sua consistenza nella bocca, il suo sapore che è più di una droga, il suo profumo di maschio. “Vieni qui Alice!” esclama lui con la stessa fermezza. Alice freme e trema come una foglia, ma avanza lo stesso, smossa da qualche ...