1. Naty


    Data: 08/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Masturbazione Autore: MisAlys, Fonte: xHamster

    ... avevaancora tutti i dolori ed i lividi delle torture passate. Ad ogni colpo Natasha irrigidiva tuttii muscoli, soffrendo in silenzio, riusciva a sopportare il dolore, tratteneva il gemito che forseavrebbe posto fine alla sofferenza, sperando che il padrone si masturbasse fino all'eiaculazione,probabilmente l'avrebbe rimandata nella cella soddisfatto.Lui invece smise di masturbarsi e continuò a frustarla. Quando il culetto fu completamente rossoe la pelle iniziò a lacerarsi passò alla schiena. Quanto avrebbe resistito lui? E lei? Doveva farlogodere per avere tregua per almeno qualche ora, forse un giorno. Il suo cervello lavoravafebbrilmente per trovare una soluzione. Se avesse emesso un gemito, un segno di resa lui forseavrebbe cambiato gioco, non l'avrebbe certo lasciata andare. Ed il gioco successivo poteva esserepeggiore. Il padrone aveva ormai frustato tutta la schiena e le cosce.Quando passò alle grosse tette, Natasha decise che era il momento di cedere, sia chiaro, al soloscopo di portarlo all'orgasmo e fare breccia nel suo cervello, era convinta che avrebbe conquistatola sua fiducia fino ad avere una via di scampo. Si lasciò frustare alcune volte, anche sui capezzolie poi lanciò un gemito implorante. Lui smise di frustare ed accelerò la masturbazione, sembrava fatta.Lui però si fermò in tempo. Per lei non era ancora finita. Le infilò una mano da dietro.Il dito medio scorreva sull'uncino d'acciaio e poi tra il buchetto occupato dal gancio e la fichetta.Non era ...
    ... bagnata. "Ehi troietta! Non sei bagnata? Ora ti faccio bagnare ed implorare di farti godere."La accarezzò per un po' scorrendo il dito medio al centro della fessura e le altre dite ai lati.Lei pensava a qualsiasi cosa per non eccitarsi, le torture passate, qualsiasi cosa ma non dovevaconcentrarsi sulla sua mano che la masturbava.Quando pensò alle torture che stava subendo in quel momento però qualcosa si incrinò nella suavolontà. I capezzoli martoriati le bruciavano ma il dolore le piaceva, il bruciore sul culetto ed ilgancio che spingeva dentro di lei la fecero eccitare. La fichetta si bagnò, prima poco, poi divenneun lago. Il padrone continuava a masturbarla con maestria.La portava vicino all'orgasmo e poi rallentava, e faceva lo stesso con il suo grosso uccello.Lei era eccitatissima, quando lui smetteva lei gemeva arrabbiata. "Basta implorare per godere..."Lei non lo fece mai. Alla fine il padrone non ce la fece più e scoppiò in un tremendo orgasmo.Venne in un bicchiere e le fece bere lo sperma lentamente facendolo gocciolare nella bocca tenutaspalancata dall'attrezzo d'acciaio, poi glielo tolse."Ora vado a farmi una bella doccia, se hai bisogno di qualcosa, tipo un orgasmo, chiamami..."La lasciò legata in ginocchio con le cosce aperte ed il culetto all'insù, le braccia unite legateal muro. Almeno poteva tenere la testa dritta. La partita non era finita. Quale era il limite diquell'uomo? Poteva avere molti orgasmi prima di essere completamente appagato? Bastava implorare dipoter ...
«1...3456»