1. Il papà di chantal


    Data: 28/11/2017, Categorie: Trans Autore: Alexia8, Fonte: Annunci69

    ... tutto una favola.
    
    Camminando i ragazzi guardavano, gli uomini fissavano, ma sapevo che era perché ero bella, lo capivo dai loro sguardi e questo mi dava ancora piú convinzione, camminavo con sicurezza su quelle scarpe tanto alte che ad ogni passo facevano ondeggiare il mio sedere.
    
    Conobbi molti amici di Chantal e tutti si mostrarono normalissimi con me, non li capivo molto bene ma furono tutti simpatici quella sera, andai con tutti loro a ballare come avrebbe fatto qualsiasi ragazza della mia età.
    
    Sul tardi avevamo alzato tutti quanti il gomito con gli alcolici e l'atmosfera si fece piú calda.
    
    Un certo André si mostrò molto interessato a me ma ero intenzionata a non eccedere troppo quella sera tanto l'indomani sarebbe stato sabato.
    
    Era tardi quando Chantal mezza ubriaca mi disse che avrebbe passato la notte a casa di un ragazzo della comitiva di cui non ricordo il nome, io dissi che mi sarei fatta riacconpagnare passeggiando ad André.
    
    Passeggiammo fino a casa mano nella mano, e gia sapevo l'indomani come sarebbe finita, sulla porta mi diede la buonanotte poggiandomi le mani intorno la vita e dandomi un bacio a stampo su un lato della bocca.
    
    Ero felicissima di quella prima uscita di Alexia, di quella notte magica francese.
    
    Entrai dalla porta un po inciampando, un po alticcia mentre sorridevo immersa nei miei pensieri, entrai nel buio del salotto ed accesi uno a caso degli interruttori che illuminò la luce soffusa di una lampada a parete.
    
    Con il ...
    ... chiaro della luce mi imbarazzai vedendo Antonio seduto nel precedente buio della stanza.
    
    Era sulla sua poltrona, mentre in una mano teneva una sigaretta e nell'altra un bicchiere probabilmente con del whisky, era mezzo addormentato o comunque frastornato dall'alcool.
    
    Mentre rimase a guardarmi io sentii di cambiare colore e diventare rossissima, ero davanti a lui come ospite in casa sua, quasi ubriaca e vestita da donna, potevo solo immaginare cosa stesse pensando di me.
    
    Fu lui a rompere il silenzio. "Ti sei divertita cara? Immagino che Chantal non rincaserà, beata gioventú".
    
    Con quanta normalità viveva quella scena, la figlia era nel letto con chi sa chi ed io ero davanti a lui in uno stato che nel mio paese mi sarei dovuta sprofondare, e li capii quanto possono essere diverse le culture, e fu quella differenza che mi spinse in seguito a lasciare l'Italia.
    
    "Non so se Chantal rientrerà, era con degli amici, io mi sono divertita molto, ma ero stanca e volevo rientrare".
    
    Mi fissava senza mai distogliere lo sguardo, "Sei ancora timida, capisco come ti senti, mi ha raccontato Chantal quanto male vivi la tua sessualità, sappi che qui puoi essere chi vuoi e sarai accettata sempre e comunque in questa casa. E poi lasciatelo dire, sei bellissima".
    
    Rimasi lusingata da morire dai suoi complimenti e quella sua riflessione mi sciolse.
    
    "Grazie sei dolce, e sono felice di essere me stessa e che voi mi ci facciate sentire a pieno".
    
    Si alzò un po a fatica dalla poltrona, ...