Il papà di chantal
Data: 28/11/2017,
Categorie:
Trans
Autore: Alexia8, Fonte: Annunci69
... nel frattempo mi voltai per poggiare le chiavi sul mobiletto, feci tutto talmente lentamente che lui con passi silenziosi si posizionò dietro di me poggiandomi delicatamente le mani sui fianchi.
"Io avrei pregato per incontrare qualcuna come te quando era il momento giusto".
Normalmente sarei rimasta pietrificata ma sarà stata quella serata irreale e il bicchiete di piú, ma mi sentivo sciolta e tutto mi sembrava normale.
"Il tempo é un limite che ci poniamo noi, é un pensiero che non mi aspetterei da chi mi ha dato il suo punto di vista sulla sessualità appena un minuto fa".
La sua presa sui miei fianchi si fece piú decisa e si poggiò dietro di me, era alto e sentivo la sua eccitazione poggiare sul mio sedere.
Mi sciolsi e piegai leggermente la testa dal lato della piega dei capelli lasciando scoperto il collo ed i miei intenti, sentii le sue labbra e i suoi baffi pungere sulla mia pelle, lasciando umido al suo passaggio, baciandomi piano fino all'orecchio.
Iniziai ad eccitarmi e i respiri si fecero pesanti, portai una mano dietro i miei pantaloni per tastare la sue eccitazione, era duro e fremeva nelle sue mutande.
Mi piaceva quella reazione che gli causavo, mi eccitava sapere che Chantal sarebbe potuta rientrare, che la moglie dormiva di sopra e sarebbe potuta svegliarsi, o anche solo capire in quel momento che era assolutamente immorale.
Pensavo di girarmi e inginocchiarmi davanti a lui, ma non ero io a condurre il gioco quella sera, mi sentii ...
... infilare la mano dentro i jeans elastici da dietro e scorrere sotto il perizoma tra le mie natiche.
Si sentiva che non era un ragazzo ma un uomo che sapeva quello che faceva, in un attimo sentii un suo dito ruvido e spesso entrarmi dentro, iniziando a farlo entrare ed uscure lentamente.
Abbassai un po la testa ed inarcai la schiena porgendogli il mio culo per facilitargli il gioco, mi sbottonai i pantaloni e li lasciai un po scendere.
I suoi movimenti si fecero piú frenetici mentre con la mano sinistra liberò il suo membro duro e umido, lo accarezzava avanti e in dietro liberando dalla sua pelle la sua testa rossa e gonfia, avrei voluto prenderlo in bocca ma mi limitavo a stare al suo gioco reggendomi con le mani al mobile per sostenere le mie gambe che tremavano.
Scese in ginocchio dietro di me e sentii la sua lingua unida e calda sul mio buchino ormai a sua bella vista, a quel tocco sospirai iniziando a gemere.
Continuò qualche minuto creando un lago di saliva tra il mio sedere scendendo del tutto i miei pantaloni, poi si rialzò e sentii il suo cazzo iniziare a spingere dietro di me, sarà stato l'eccitamento o l'umido creato dalla sua linguà ma entrò dopo un paio di spinte.
Bruciava un po e mi resi conto che era enorme, mi mise una mano sulla bocca per evitare che urlassi.
Me ne stavo li in piedi poggiata al bordo del mobile con i pantaloni mezzi scesi e quel membro enorme che mi spingeva e mi apriva scopandomi ora con piú convinzione.
Godevo come poche ...