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05 - Sabina e la prova
Data: 09/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: claudiaeffe
... le si chiuse attorno; poi fece lo stesso anche con il sinistro.Ora il dado era tratto.Era completamente nuda, legata in casa sua in una maniera da cui non avrebbe potuto uscire, se non con l’aiuto di qualcun altro. Cosa sarebbe successo ora?Si sentiva estremamente vulnerabile.“Brava - commentò Augusto da telefono - Ora posso dirti che questa mattina il tuo portinaio ha trovato un biglietto, apparentemente da parte tua, che gli chiedeva di fare un salto nell’appartamento tra una decina di minuti”.Sabina ebbe un sussulto e provò ad alzarsi dal letto, rimanendo immobilizzata.“No, dai! E’ un uomo di merda, fa schifo!”, protestò. “Benvenuta nel mondo reale, Sabina. Imparerai che in questo mondo ci sono molte persone di merda che fanno schifo”.Lei si abbandonò sul materasso, rinunciando a lottare, anche perchè non avrebbe avuto speranza contro delle manette di acciaio.“Lui ha una copia delle chiavi di casa, per cui entrerà senza problemi. Suppongo, però, che trovandoti così ti chieda cosa è successo. Dovrai rispondergli che sei stata tu, che ti piace legarti”.Sabina sentì lo stomaco ribollire.“Dai, come faccio a dirgli una cosa del genere! - protestò - Per chi mi prenderà?”.“Per quello che sei, niente di diverso”.Sabina deglutì amaro.“E poi come esco dalle manette? Dove sono le chiavi?”.“Le chiavi sono nel mobile del tinello, nella zuccheriera. Quando il portinaio avrà finito di fare quello che vorrà, magari ti libererà”.Sabina trasse un sospiro. Non si sentiva pronta per una ...
... cosa del genere, ma d’altra parte non poteva neppure tirarsi indietro. “Ciao, signorina - disse Augusto dal telefonino - Buona fortuna. Ah, un’ultima cosa: se ti sentirai in difficoltà, chiamami. Io ti potrò vedere e sentire, se avrai bisogno potrò intervenire. Anche se, ovviamente, questo ti taglierà fuori da ogni futura partecipazione. Ora divertiti!”.Sabina sentì la comunicazione interrompersi.Ora cosa avrebbe potuto fare?Nulla, ovviamente: il suo destino era segnato.In ogni caso il portinaio l’avrebbe trovata in quello stato; e anche se non le avesse fatto nulla, la sua reputazione sarebbe stata compromessa.Non che gliene importasse molto, però in quel palazzo ci viveva da qualche anno e non aveva intenzione di trasferirsi.Non avrebbe neppure potuto permetterselo.Sentì il rumore metallico di chiavi che entravano nella serratura e trattenne il fiato.Ci fu rumore di ingranaggi che girano, poi la porta si aprì, rivelando la sagoma del portinaio.Era un uomo di circa cinquant’anni, molto grosso e molto rozzo.Non si accorse di lei fino a quando non accese la luce; a quel punto la guardò con occhi sgranati.“Cosa è successo, qui?”, domandò. “E’ entrato qualcuno?”.Sabina si trattenne dal rispondere di sì, come invece avrebbe voluto.“No....non è stato nessuno”, disse con un filo di voce.“E allora cosa sta succedendo?”, chiese l’uomo.Sabina chiuse gli occhi.“Sono stata io. Mi piace legarmi”, disse tutto di un fiato.Sospirò.ll portinaio la guardò con un sorriso.“Ti piace legarti? E ...