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05 - Sabina e la prova
Data: 09/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: claudiaeffe
... cos’altro ti piace?”, le chiese passandole un dito sul torso.Sabina sentì un brivido.Lui le sedette accanto e le coprì i seni con le mani.“E brava la nostra professoressa....le piacciono le cose zozze!”.Le prese i capezzoli tra le dita e glieli torse, pur senza farle male.“Ma ti è andata bene, anche a me piacciono le cose zozze!”.Le diede una pacca sul sesso, ridendo.“Vedi qui giù, hai anche la fica depilata. Ci avrei scommesso!”.Senza nessuna grazia le infilò un dito dentro, facendole un po’ male.“Siamo un po’ freddine, ancora - commentò - Ma non preoccuparti, ci penso io a scaldarti”.Prese a togliersi le scarpe.Lei avrebbe voluto dirgli di non spogliarsi, di andarsene, ma non poteva.Distolse lo sguardo, fino a quando l’uomo non fu completamente nudo.Le montò sopra.“Scusa se non mi perdo in preliminari, ma devo tornare in portineria”, disse.La penetrò subito, scorrendo fino in fondo.Sabina non se lo aspettava, rimase quasi sorpresa da quella veemenza.Il portinaio prese subito ad ansimare, mentre lei non riusciva a sentire lo stesso trasporto.“Piano, fai piano!”, gli raccomandò, mentre malediceva le manette che non le permettevano di assumere una posizione più comoda.Lui la afferrò per i capezzoli e continuò ad entrare e ad uscire da lei, mentre anche Sabina riusciva finalmente a sentire un po’ di eccitazione dentro di lei.Lui si accostò con la faccia alla sua e le infilò la lingua in bocca.Lei lo odiava, gli faceva schifo, ma ricambiò il bacio e strinse il bacino per ...
... sentirlo meglio dentro di lei.Quando lui venne le strinse i seni, poi si abbandonò contro di lei.Ansimò per un paio di minuti, poi uscì da lei e si rivestì.“Non stato male, bravo - disse Sabina - Ora liberami, le chiavi sono nella zuccheriera di là”.Lui la guardò di sottecchi, poi si alzò, visibilmente controvoglia.Lo sentì armeggiare per qualche minuto, poi tornò nella stanza da letto scuotendo la testa.“Guarda che qui non c’è nessuna chiave”, disse.Sabina si sentì mancare il cuore.“Come sarebbe? Nella zuccheriera, ho detto”.“Ho guardato proprio lì - rispose lui seccato - Ti ho detto che non ci sono”.“E come facciamo, ora?”, chiese lei, quasi urlando.“Che ne so? E che cazzo vuoi da me? Sei tu che ti sei messa in questa situazione!”. Sabina si abbandonò sul materasso, quasi piangnedo.E ora che sarebbe successo? Sarebbe rimasta lì per ore?“Bisogna trovare un fabbro”, disse il portinaio.“Ma sei matto! Mica mi faccio vedere da altra gente in questo stato!”.“Non abbiamo scelta. Se hai un’idea migliore dimmela”.Sabina inghiottì amaro. Non c’era scelta neppure questa volta.“Ok, vada per il fabbro. Magari non proprio uno della zona, se è possibile”, disse.“Oggi è domenica, troverò quello che troverò”, disse, e uscì dall’appartamento.Sabina si abbandonò sul materasso, chiudendo gli occhi.Guarda in che situazione si era cacciata!Ammesso che trovasse un fabbro non particolarmente stronzo, cosa avrebbe pensato tutte le volte che avrebbe incontrato il portinaio nel futuro? E cosa avrebbe ...