1. Le fantasie erotiche del supplente


    Data: 12/07/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: lucreziaborja, Fonte: Annunci69

    ... sprofondare, con le sue mani e i suoi sensi tutti, in quel petto... nel disperato tentativo di sottrarre a quel corpo quella giovinezza non più sua e che ricordava con un'estasi estrema.
    
    Al pensiero della ragazza inerme e seminuda, la saliva gli inondava la bocca. Nella mente il suo volto sprofondava tra i vestiti di lei, bagnandole la pancia, il seno, il collo. La immaginava arrossire e nello stesso tempo godere silenziosamente.
    
    «No, la prego Professore...» diceva, ma in realtà sperava che la sua bocca non smettesse mai di leccarle copiosamente il capezzolo mentre un orgasmo così facile, dato da quella primissima esperienza, le saliva tra le cosce senza che il sesso fosse sfiorato.
    
    E intanto lui la stringeva, bloccandole le braccia con le sue, continuando a inondarla di baci umidi, e morsi, e copiosi rigetti di saliva lungo il corpo, ormai nudo per metà.
    
    Il professore sbottonò i pantaloni nella penombra della camera e un secco “zzzzzzzz” ruppe il silenzio. Lo slip si era inumidito in un punto, lasciando l'impronta ovale e densa del liquido lubrificante. Ripassò le dita tra i capelli, si leccò le labbra, ed infilò finalmente la mano nei pantaloni. Si rigettò nella sua fantasia, immaginando il suo pene duro premere e strisciare contro la gamba della ragazza, si figurò di rivoltarla su di un banco della classe ed, abbassandole i pantaloni e la mutandine fino al ginocchio, affondare la sua faccia e la sua lingua tra le natiche morbide e leggermente sproporzionate ...
    ... rispetto al resto del corpo. La ragazza, dopo qualche leccata, non sarebbe riuscita a trattenere un piccolo urlo, costringendolo ad alzarsi per stringerle la mano contro la bocca. Sarebbe stato quello il momento giusto per penetrare finalmente quella vagina calda ed umida, mentre il ribrezzo di lei si arrendeva finalmente a quel piacere nuovo e intenso.
    
    «Parlami di Napoleone!» immaginava di dirle, mentre lasciava che la sua mano le aprisse un piccolo varco per parlare. «Dimmele quelle frasi che ti piace tanto scrivere!» ed intanto, con l'altra mano, le tirava la testa indietro tirando, fino a farle male, i capelli neri e lucidissimi.
    
    La ragazza allora avrebbe cercato, quasi per sfida, di decantargli la lezione, ma non ci sarebbe riuscita, tanto il piacere le avrebbe intorpidito il corpo, percorrendolo tutto e arrampicandosi fin sulla gola, spezzandole ogni fiato.
    
    «Napoleoneeeeee fu... aaah» un grande ed infinito affondo le avrebbe bloccato la parola.
    
    Se la figurò stravolta, il trucco pesante sciolto sul viso sudato, i capelli sparsi come immense radici, la vagina sempre gonfia e fiammante... Lì, finalmente, le avrebbe permesso di girarsi per passare ad una posizione più intima nella quale anche lui, stanco, avrebbe trovato ristoro. Nei suoi pensieri, la penetrava più lentamente, schiacciando il petto contro il suo ed immergendo il volto tra i capelli corvini. Sentendo i battiti accelerati del suo cuore, avrebbe deciso di seguirne il ritmo fino al raggiungimento ...