1. Debora


    Data: 29/11/2017, Categorie: Etero Autore: MauXCuck, Fonte: EroticiRacconti

    ... gratuito, di tutti i servizi offerti. Io non avevo mai approfittato dell' offerta, ma ora quella poteva essere la soluzione al mio problema. La faccio chiamare all' atelier per fissare un appuntamento. Lei risponde che io non ho bisogno di appuntamenti e di andare quando sono comodo. Due ore dopo sono da lei. Dopo i convenevoli di rito, arrivo al sodo. Le chiedo se, una o al massimo due volte alla settimana, posso approfittare di una delle stanze della villa. "Fra mezz'ora sarà qui la direttrice. Se vuole accomodarsi in salotto, la faccio avvisare appena arriva." Non poteva farci niente: odiava, disprezzava gli uomini. Una volta mi aveva detto che quello che le dava più soddisfazione nella sua attività di tenutaria, era spillare denaro, il più possibile, a quei porci. La direttrice arriva con un leggero anticipo. La conosco di vista. L' avevo incrociata qualche volta nel mio studio. "Monica, tu conosci il dottore, vero? Voglio che quando verrà in villa possa fare tutto quello che vuole. Considera le sue richieste come se a farle fossi io. E ora, architetto, arrivederla." "Arrivederla, signora." Poi, rivolto a Monica: "Penso che farò una capatina, da solo, domani mattina sul tardi, giusto per vedere l' ambiente." "Benissimo, la villa apre alle dieci, ma lei venga quando vuole." "Alle undici sarò lì. Arrivederci." Alle undici suono al citofono del cancello. La luce della telecamera si accende, poi si spegne e il cancello si apre. Monica mi aspetta sul portone. Esce e mi guida ...
    ... sul retro. Apre un portoncino ed entriamo. Un piccolo ingresso con una porta, adesso aperta, che dà su un minuscolo salottino. Sulla destra c'è una porta, chiusa, e una scala che porta al primo piano. Sopra, un piccolo disimpegno con una arco in muratura che si apre su un corridoio. Su ogni lato, quattro porte danno l' accesso ad altrettante stanze. Monica apre quella con il numero 6. Naturalmente, conosco tutto il locale, ma non l'ho ancora visto arredato. Ogni stanza ha un bagno, di dimensioni ridotte ma completo di tutto. Appeso al muro di fronte al letto, un piccolo schermo televisivo. Sotto, su una mensola, un lettore DVD. Accanto, una selezione di video porno. La finestra si apre, ma le persiane sono chiuse con una sbarra munita di lucchetto. Apro l' armadio. Dentro c' è un assortimento di abbigliamento sexy di vari colori.Il nero predomina. Chiedo a Monica a chi appartengono... "A tutte, e a nessuna - risponde - sono della casa. Sono tutti capi puliti e sanitizzati. Dopo l' uso si lasciano sul letto e verrà provveduto al lavaggio. Naturalmente, ognuna può indossare capi di proprietà. Solo l' intimo è obbligatoriamente personale." Il posto mi piace, ha quel "piquant" che aiuta a creare la giusta atmosfera. "E...di sotto?" Chiedo "Venga, glielo mostro." Uscendo dalla stanza, ci dirigiamo verso la parte opposta a quella da cui siamo saliti. Aperta la porta in fondo al corridoio, ci troviamo in un disimpegno ampio, da cui inizia la larga scala che scende verso il salone. ...
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