1. Debora


    Data: 29/11/2017, Categorie: Etero Autore: MauXCuck, Fonte: EroticiRacconti

    ... Cinque giorni che, grazie a mia moglie, passeranno in fretta. Intanto questa sera faremo una capatina in quel bar...e poi vedremo." Passato il week end, mando un sms a Debora chiedendole di chiamarmi appena libera. Lo fa subito. "Ciao, cosa succede?" Il tono è ansioso, preoccupato. "Buongiorno, cara. Avrei pensato che ci si potrebbe vedere domani mattina, se sei d' accordo." "Certo che sì. Solito posto e solita ora?" A quello non avevo ancora pensato. Faccio velocemente mente locale... " Alla solita ora, ma...ricordi la strada per andare al piazzale?" "Perfettamente." "Passato l' imbocco del viottolo, due o trecento metri dopo, c'è un parcheggio. Vediamoci lì." "Ok. A domani...baci." "Baci, cara." Il mattino lei, come al solito, sale sulla mia macchina. "Dove mi porti?" "Sorpresa..." Per andare alla villa si abbandona la strada principale e ci si inoltra nei campi. In breve arriviamo davanti al cancello della tenuta, al termine della viuzza. "Cos'è questo posto? Sembra una prigione." In effetti, l' alto muro di cinta e il cancello in ferro sono un pò inquietanti. "Ma no, tranquilla, è una specie di agriturismo." Vado con la macchina direttamente sul retro. Suono al portoncino e guardo verso la telecamera. Con un click la serratura scatta. Spingo il battente, entriamo e, seguendo le istruzioni di Monica, entriamo nel salottino, chiudendoci la porta alle spalle. "Dì...ma sei sicuro che sia un agriturismo?" "Una specie, ho detto, una specie." L' abbraccio per ...
    ... tranquillizzarla. Poi la mano scende fino al fondoschiena che accarezzo teneramente. La porta si apre. Entra una donna sulla quarantina che non conosco. "Ecco a lei." Dice con un sorriso consegnandomi la chiave con il numero 5. Per qualunque necessità faccia lo zero sul telefono." Esce. Usciamo anche noi e saliamo la scala. Le tengo la mano. E' sorpresa e forse un pò intimorita. Passando davanti ad una stanza, ci raggiunge una risata femminile. Apro la porta della nostra ed entriamo. Lei si guarda intorno in silenzio. "Un soldo per i tuoi pensieri." le dico prendendole le mani. "Allora mi dice male: non ne ho, pensieri. Aspetto, aspetto e basta." "Io, invece, non ce la faccio più, ad aspettare." La abbraccio, forte, le sollevo la gonna, stringo le due metà della mela, premo il mio ventre contro il suo. Poi mi stacco...mi voglio calmare. "Vado un minuto in bagno. Quando ne esco, vorrei trovarti stesa sul letto, nuda, completamente nuda." Al mio rientro nella stanza è mollemente distesa, una gamba ripiegata sotto l' altra. Sorride e batte la mano sul letto. Raccolgo l' invito e prendo posto vicino a lei. Voglio "vederla". Non guardarla come ho fatto le altre volte. Voglio "vederla" non solo con la vista, ma con il gusto, il tatto, l' odorato. La esploro, lentamente, accuratamente, la rigiro su un fianco, sull' altro, sopra, sotto. Non mi sfugge un centimetro del suo corpo che ora mi sembra nuovo. Nuovo ed eccitante, dannatamente eccitante. Lei, durante tutte le mie manovre ...
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