Debora
Data: 29/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: MauXCuck, Fonte: EroticiRacconti
... Qui troneggia un ampio, maestoso bancone in legno massiccio, il cui piano brilla sotto la luce dei faretti soprastanti. Dietro, una elegante barwoman sulla quarantina. Attorno, divani, poltrone e tavolini. Sedute sugli alti sgabelli imbottiti del bancone due giovani signore, abbigliate con quelle che sembrano vestaglie trasparenti, chiacchierano sottovoce. Altre due sono sui divanetti, ognuna in compagnia di un uomo. Sul fondo del salone, schermati da tendaggi, due salottini. Fra i due, una porta chiusa. Chiedo a Monica cosa ci sia dietro la porta. "E' la porta della dark room. Una stanza totalmente buia, dove la signora non sa chi incontrerà. E' una prestazione speciale." "E...si potrebbe vedere?" Va alla cassa, prende una chiave, torna e apre la porta. La chiude e, automaticamente se ne apre un' altra davanti a noi. Il buio è assoluto, ma lei preme un pulsante nascosto da qualche parte e si accende una luce, flebile ma che è sufficiente ad illuminare l' ambiente. Piccolo, come deve essere...in pratica contiene solo un grande letto rotondo dai bordi imbottiti. Non ci sono altri mobili che al buio potrebbero essere urtati, ma una serie di nicchie scavate nel muro. In una ci sono alcuni flaconi di olii, creme e gel lubrificante, In un' altra tutta una serie di sex toys e in una terza fruste e frustini di varie fogge, e tipi. - Scusi ma, al buio come si usano questi...attrezzi? - - Non è così difficile: basta il tatto per individuare il punto su cui usarli.- Di lato al letto, ...
... una porta a scorrimento, senza maniglie, introduce ad un bagno dotato di ogni confort. Sul fondo, un' altra porta con cui si accede al piccolo vano che serve a far sì che la luce dell' ambiente da cui si proviene tramite un' altra porta, non penetri nella dark room. Mentre torniamo al bancone, un uomo si avvicina alla cassa. Monica si scusa e gli va incontro. Prende il denaro che l' uomo le porge e gli consegna una chiave. Lui torna verso il divanetto dove è seduta la ragazza, lei si alza e salgono la scala. Monica torna verso di me e mi chiede se voglio bere qualcosa. E' un pò presto, ma di lì a poco andrò a pranzo, e poi sono curioso di valutare l' abilità della barista. "Prenderei volentieri un Affinity senza angostura...2-1-1, grazie." Lei non fa una piega, afferra lo shaker, lo riempie di ghiaccio e versa i tre componenti della miscela. Monica mi porge la mano. "Io torno al mio posto. Se vuole...consumare qualcos' altro, dice guardando le due ragazze al bancone - non faccia complimenti: è tutto offerto dalla casa." "Grazie - rispondo - magari un' altra volta." Il cocktail è pronto. "Ecco, signore." Lo assaggio: "Perfetto - dico - complimenti." "Grazie, signore." E basta con stò signore... "Il "signore" si chiama Enrico." le dico sorridendo e porgendole la mano. "Piacere, Giorgia." risponde ricambiando il sorriso Finisco la bevanda, saluto le ragazze ed esco. "Bene - penso - questa è fatta. Non vedo l' ora di vedere la reazione di Debora, ma devo aspettare cinque giorni. ...