1. Faccio parte di un harem


    Data: 14/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... migliore amica. Risposi al suo abbraccio e ripartii verso casa. Un turbinio di pensieri affollavano la mia mente, ma soprattutto due parole ritornavano in loop nella mia testa: allenamento personalizzato.. allenamento personalizzato.. allenamento personalizzato.. I giorni seguenti a questa rivelazione, soprattutto gli allenamenti seguenti, per me furono di grande imbarazzo. Non osavo guardare in faccia alle compagne di squadra nominatemi da Paola per la paura che potessero capire dal mio sguardo che sapevo. Poi pensavo alla loro vita, ai loro ragazzi, pensavo come si potesse vivere in una situazione ambigua come questa. Però più ci pensavo, più mi accorgevo che questa situazione trasgressiva anziché turbarmi mi eccitava. Ormai questa fantasia si era impadronita di me, le vedevo a turno essere prese dal coach in varie situazioni: sotto la doccia, negli spogliatoi, nel magazzino dei palloni, ed ogni volta la mia mano scivolava nelle mie mutandine dandomi piacere. Quello che inizialmente era un qualcosa di assurdo e proibito, con il passare dei giorni cominciò a diventare un mio chiodo fisso e mi dissi: perché no? Marco era un bell’uomo, fino all’ora non avevo mai tradito nessuno dei miei ragazzi, probabilmente loro avevano tradito me, perché una volta tanto non avrei dovuto seguire la mia parte animale anziché la mia parte più razionale? Con questa considerazione a giustificazione delle mie intenzioni di tradimento pianificai il modo ed il momento per metterlo in opera. Così ...
    ... come fece Paola mi riproposi di adescare il coach con la parola d’ordine segreta: allenamento personalizzato, sicuro che avrebbe capito senza farmi ulteriori domande. Con ansia aspettai il seguente allenamento, verso la fine della seduta mi avvicinai all’allenatore ma non ebbi il coraggio di provarci. Marco se ne accorse, e rivolgendosi a me mi disse: “Tutto bene Sara? Hai qualche problema?” “No.. no.. coach, sono solo un po’ stanca stasera.” E lascia subito la palestra senza neanche farmi la doccia riproponendomi di provarci dopo il prossimo allenamento. Purtroppo il coraggio mi era scemato all’ultimo momento ma l’eccitazione invece era salita a mille. Appena salita in macchina, il pensiero di esserci arrivata così vicina aveva fatto crescere la mia voglia, sentivo la mia patatina che si bagnava sempre più tanto che, non aspettai neanche di arrivare a casa, ferma in un angolo isolato del parcheggio della palestra mi masturbai vigorosamente. All’allenamento seguente, sempre verso la fine della seduta volli riprovarci ma ancora il coraggio mi venne meno. Mentre stavo tornando sconsolata negli spogliatoi sentii una voce chiamarmi, era la voce del coach. “Sara, fermati un attimo ti devo parlare.” Mi fermai, lui mi raggiunse. “Vieni, sediamoci un attimo. Ho notato che da qualche settimana sei strana, e non venirmi a dire che sei stanca. Hai qualche problema? Posso aiutarti?” Accidenti, ora o mai più, in coach mi aveva servito una alzata perfetta, non mi restava che schiacciare. “Si ...
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