1. Faccio parte di un harem


    Data: 14/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... coach, forse avrei bisogno di una ”. Marco rimase un attimo stupito dalla mia risposta poi, capendo al volo quello che volevo dirgli sorrise e mi disse: “Vedo che anche tu sai degli allenamenti personalizzati, chi te lo ha detto?” “O no.. mi scusi coach, non volevo..” “No, non preoccuparti, per me è un piacere di te al di fuori dell’allenamento convenzionale, carina come sei.. e non stare a dirmi chi te lo ha detto, tanto l’ho capito, tu e Paoletta siete sempre insieme come due gemelle siamesi. Se vuoi, puoi raggiungermi domani durante la pausa pranzo nel mio studio.” Il giorno dopo non avevo lezioni importanti in università quindi gli confermai subito l’appuntamento. Appena uscita dalla palestra mi prese una strana sensazione, un misto di felicità ed imbarazzo allo stesso tempo, ero contenta finalmente di incontrarmi con Marco, ma mi sembrava di fare qualcosa di estremamente vizioso. Mi scossi subito da questi pensieri, tutto sommato era quello che avevo programmato e desiderato da giorni, saltai in macchina e via verso casa. La notte dormii pochissimo, la mia mente era già al giorno dopo e a come avrei dovuto presentarmi a lui, come mi sarei dovuta vestire ed abbigliare, se fosse stato meglio presentarmi a lui con la solita tuta e scarpe di ginnastica o magari con un look più sexy? Come sempre la notte porta consiglio, all’indomani decisi di andare da lui in tuta, anche per non dare nell’occhio, ma con una piccola sorpresa. Appena sveglia, lasciai che i miei genitori ...
    ... uscissero per i loro impegni di lavoro e cominciai a prepararmi. Un bel bagno profumato, una ripassata alle gambe con la lametta per renderle ancora più lisce, poi fu la volta del pube. Solitamente lo tengo curato lasciando un triangolino civettuolo, questa volta decisi di depilarmelo completamente, nudo come quello di una bimba. Dopo il bagno mi passai tutto il corpo una crema idratante ed emolliente profumata ed eccomi pronta per l’incontro con Marco. Ormai si era fatto quasi mezzogiorno, infilata la tuta e le snicker, con lo zainetto in spalla mi avviai al mio appuntamento. Durante il breve viaggio in auto mi immaginavo come sarebbe stato l’approccio. Mi avrebbe presa senza neanche lasciarmi parlare e mi avrebbe costretta ad un rapporto violento o forse mi avrebbe corteggiata con dolcezza? Nella mia fantasia forse mi eccitava di più la prima opzione, comunque ero pronta a qualsiasi evenienza. Parcheggiai la macchina proprio sotto il suo ufficio, citofonai e lui mi aprì senza neanche chiedere chi fossi. L’ufficio era a pian terreno, con il cuore in gola percorsi un lungo corridoio finché arrivai davanti alla sua porta, come d’incanto la porta si aprì e si richiuse subito alle mie spalle. “Ciao Sara, benarrivata. Pensavo ci avessi ripensato.” Fu il suo saluto. “No.. no.. eccomi qui..” Dissi molto stringatamente mentre stavo studiando l’ambiente. Ci trovavamo in una sorta di anticamera sulla quale davano due porte, una era aperta e lasciava intravedere una scrivania, il suo studio, ...
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