1. La visita dall'osteopata


    Data: 29/11/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: VoyeurBt, Fonte: Annunci69

    Quell’ultima partita mi aveva bloccato definitivamente. Un leggero dolore ai reni era diventato una fitta insostenibile ad ogni passo. Ma non volevo smettere di giocare, cosi decisi di farmi vedere da uno specialista. Non avevo idea di quale medico fosse più congeniale. Cercai su google un fisiatra, cercai anche alla voce ortopedici. Ma scorrendo i risultati lessi che nel mio caso poteva essere efficace la manipolazione di un osteopata. La parola manipolazione mi rapì. Mi dava l’idea di essere l’oggetto malleabile di qualcuno, di essere toccato e massaggiato, il chè non mi dispiaceva affatto. Maliziosamente cercai specialiste donna in zona. Se proprio dovevo lasciarmi manipolare volevo che fosse una donna a farlo.
    
    Ne trovai addirittura tre. Scelsi quella più giovane anche se la foto era molto professionale e non lasciava intendere chissà quale avvenenza. Chiamai subito.
    
    Mi rispose una voce squillante e vivace. Doveva essere lei in persona. Era troppo giovane per avere già una segretaria. La sua agenda si dimostrò piuttosto vuota. “Se vuole ho posto domattina?” mi disse. “Va benissimo” chiosai.
    
    Mi preparai a quella visita come ci si prepara per un rendez-vous. Eppure sapevo benissimo che sarebbe stata una semplice visita. Le fantasie che mi ero sempre fatto sulle dottoresse non avevano nulla a che fare con la realtà e soprattutto non volevo che mi conoscesse come il solito piacione e non come la persona distinta che sono. Lavato e profumato, con una bella camicia, ...
    ... mi presentai puntualissimo nello studio della dottoressa. Era un appartamento piccolino adattato a studio. Qualche poster sulle pareti e un gran silenzio. Mi accolse alla porta la stessa dottoressa. Indossava un camice blu e le calzature sanitarie, non proprio la mise che avrei sperato. Ma in fondo che potevo aspettarmi?! Lei era alta circa 1.70, i capelli neri raccolti in una coda, un trucco leggerissimo; delle belle labbra carnose che nascondevano un sorriso bellissimo. Dopo un attimo di imbarazzo mi fece accomodare nella sua stanza. Le spiegai il dolore che avvertivo in fondo alla schiena e dissi anche che la fonte era sicuramente il troppo sport che praticavo. Annuiva e sorrideva. “Capita a molti, sai?”
    
    Mi diede all’improvviso del tu. Eravamo probabilmente coetanei. La cosa mi fece passare quel briciolo di imbarazzo che conservavo e mi spinse ad allargare la chiacchierata a discorsi più generici. Mi piaceva ascoltarla. In realtà volevo che si dilungasse molto. L’idea che da lì a poco mi sarei spogliato davanti a lei mi dava lo stesso piacere che si prova nel pregustare il sesso.
    
    “Bene, mettiti pure sul lettino. Togli tutto e rimani con gli slip”. Troncò cosi il discorso e mi lasciò qualche secondo da solo. Mi spogliai come disse, rimasi con i soli boxer che sistemai abbassandoli leggermente in modo che si vedessero ancor di più gli addominali. Mi misi faccia in giù sul lettino e con un colpo di tosse feci capire di essere pronto. Senza sentire rumore di passi lei fu ...
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