1. La visita dall'osteopata


    Data: 29/11/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: VoyeurBt, Fonte: Annunci69

    ... subito lì, come se si fosse fermata appena dietro la porta per tutto il tempo.
    
    “Hai delle gambe muscolose” mi disse subito. “E’ il calcio”, risposi. Per un attimo sperai che si complimentasse anche per il mio sedere, cosa a cui ero abituato. Ma non disse nulla.
    
    Mi mise subito una mano dietro la nuca, spingendo con una certa forza. L’altra mano la poggiò al centro di un gluteo. Avvertivo la schiena tendersi come una corda. Era una sensazione vicina al dolore, ma piacevolissima. Muoveva il pollice attorno alla nuca accarezzandomi di striscio i capelli. Era un gesto estremamente rilassante.
    
    Mi decisi a godermi la manipolazione. Aveva delle mani morbide e calde. Ma decise e forti. Ogni gesto era pensato, efficace, diretto. Mi toccava come se fossi uno strumento musicale. Ogni tocco muoveva una corda che mi faceva a volte soffrire, a volte godere di un piacere sottile.
    
    Ad un certo punto abbassò ancora un pò di più i boxer così da scoprire il coccige. La cosa mi fece avere un piccolo sussulto che mi irrigidì tutti i muscoli. “Rilassati, faccio piano” mi disse.
    
    Con mia grande sorpresa, continuando a tenermi una mano ferma sulla nuca, poggiò con forza l’indice dell’altra mano sul coccige, sfiorandomi quasi l’ano. La cosa mi eccitò moltissimo. Quei leggerissimi movimenti con cui sembrava fare prove per capire la provenienza del dolore, spostavano il suo dito a volte vicino all’ano, a volte più lontano, in un gioco che mi aveva portato alla mente quella volta in cui ...
    ... avevo ricevuto un pompino facendomi infilare un dito nel culo. Quei continui movimenti in una zona che avevo scoperto essere per me erogena, combinati a quei ricordi che intanto affioravano, si tradussero in una erezione repentina, cosi rapida che mi costrinse a muovermi leggermente per non sentirmi troppo costretto nei boxer. Quasi mi pentii di essermi mosso perché subito lei mollò la presa. Rimasi di sale per qualche secondo e un po' deluso che quella sua azione si fosse già fermata. “Girati, gentilmente” mi disse. Esitai un attimo. Ero gonfio e se ne sarebbe subito accorta. Mi aggiustai il boxer con una mano e la assecondai mentre una volta girato guardavo i suoi occhi per capire se si fosse accorta di nulla. Lei manteneva lo sguardo basso, credo sul mio ombelico. O forse era concentrata e con gli occhi socchiusi. Quel frangente di attesa non fece altro che rinnovare la mia eccitazione. Il mio pene era duro come il marmo, gonfiava i boxer, ma in quel momento non pensavo a cosa potesse pensare la dottoressa. Volevo continuare a godermi quella splendida visita. Mi sollevò prima una gamba, poi l’altra. I piedi poggiati sul lettino. Era una posizione strana che meglio si addiceva ad una visita ginecologica. Ma la dottoressa sapeva dove mettere le mani e la lasciai fare. Con mio grande stupore ripoggiò un dito sul coccige, ma stavolta lo stava facendo mentre ero a faccia in su e le gambe piegate. Inevitabilmente, mentre con il dito teneva premuto quel punto così speciale, il suo ...